Tutto è partito dai rilievi dell’Arpac, agenzia regionale per l’ambiente della Campania, i cui esperti hanno evidenziato una “situazione di non conformità dei parametri microbiologici”, sentenza che ha portato il sindaco di Serrara Fontana Rosario Caruso a firmare un’ordinanza che vieta la balneazione nelle acqua del borgo di Sant’Angelo.
A detto dell’Arpac, “l’area di balneazione ricade nel comune di Serrara Fontana le cui acque reflue sono convogliate all’Impianto di depurazione di Sant’Angelo (impianto parzialmente funzionante) dotato di condotta sottomarina. Tale depuratore è controllato dall’ARPAC ai sensi del D.Lgs 152/06”.
La causa dell’inquinamente sarebbe dunque da imputare a una rottura di una condotta sottomarina, e da ricercare sarebbero anche altre evenutali fonti di inquinamento.
La situazione riscontrata sull’isola d’Ischia rientra in un lavoro di analisi e ricerca più ampio, che l’Arpac sta portando avanti da tre mesi, e che coinvolge specchi d’acqua lungo l’intera costa campana.
Per Ischia, a quanto pare, soltanto le acque di Sant’Angelo e quelle in prossimità dei porti risultano non balneabili, ma, per il resto dell’isola Verde la qualità è eccellente, come è stato evidenziato a più riprese all’ inizio della stagione estiva.
