giovedì, Maggio 9, 2024
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Elezioni a Forio, l’analisi post ballottaggio di Emanuele Di Maio





Il potere che si determina e si manifesta in tutta la sua forza, al di là delle accuse, al di là delle offese (da entrambe le parti), al di là degli interessi personali. È la vittoria di Francesco Del Deo, vittoria che arriva al fotofinish (circa 250 voti di scarto) ma che consegna alla nostra attenzione diversi pensieri. Uno di questi è sicuramente l’accentramento della propria figura (a differenza del “gruppo” creato da Stani). Del Deo ha spinto molto sulla propria immagine in questa campagna elettorale, ha risposto alle offese che da più parti arrivavano e ha messo la freccia per superare Verde quando il ballottaggio avrebbe dovuto favorire quest’ultimo. “Forio è nei fatti” è la dimensione con cui si è proposto, è la cifra di cinque anni che nel bene e nel male hanno portato risultati (soddisfacenti o meno è opinione): dal bilancio alle opere pubbliche, passando per le manifestazioni sportive che hanno portato Forio alla visibilità internazionale. A microfoni spenti si è avvertita la fatica che questo periodo ha portato al sindaco, avendo dovuto caricarsi indosso tutto il peso dei proclami non azzeccati (“Non andremo al ballottaggio”). Si è trovato uno Stani Verde che in questo secondo turno aveva il coltello dalla parte del manico, ed era – almeno dal punto di vista della seconda campagna elettorale – avvantaggiato dall’abbrivio delle “bugie” (o pronostici sbagliati, ndr) dette dal sindaco. Il sindaco è stato un uomo solo al comando che ha girato Forio per mostrare a tutti ciò che aveva fatto, in quanto mancante di un ufficio stampa che ne spiegasse le ragioni e i meriti acquisiti nel periodo di sindacatura. Fattore determinante per la presenza del ballottaggio è stata sicuramente l’assenza sul web, cannibalizzata da Stani Verde che aveva dalla sua la “uagliunera” che a più riprese lo sosteneva. Molti parlavano di comunicazione sbagliata, di una assenza sui social che sarebbe stata determinante, e invece il dato incontrovertibile è giunto. Nell’aver solo smussato la punta dell’iceberg di queste elezioni, facciamo gli auguri al sindaco del Deo per cinque anni di proposte e successi.

LA VITTORIA DEI VINTI. Stani Verde ha vinto e perso allo stesso tempo. Ha infatti dichiarato: “Io sono uomo di campo, e vincere significa fare un goal in più”, sottolineando quando brutto sia perdere (a questo punto ai rigori). La sconfitta al ballottaggio non cancella l’analisi incontrovertibile che vede Stani Verde aumentare del 400% la propria presenza in consiglio comunale; non cancella l’unione di un gruppo che ormai sono uniti da un patto di sangue; non cancella le proposte che da più parti sono state manifestate (vedi Danilo Morra sul Turismo); e, infine, non cancella lo spirito che vedrà Stani e la sua testuggine battagliare in consiglio comunale su ogni punto e ogni delibera. La “uagliunera” è sí giovane, ma ha tanta energia, e se questa energia non perde forza, se verrà mantenuta, se il gruppo non verrà meno durante la sindacatura di Del Deo, c’è da scommettere che fra cinque anni la “uagliunera” diventerà uno squadrone d’assalto, tipo gli “88 folli” di tarantiniana memoria. Stani crede di aver perso, e chi può dire altrimenti, ma ancora deve prendere coscienza che ha costruito uno scalino, non ancora sufficiente per scavalcare il muro della sindacatura ma necessario fra cinque anni per “volare” e imporsi. A Stani Verde vanno i nostri più sentiti in bocca al lupo per un’opposizione ferrea e senza sconti.

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