sabato, Maggio 4, 2024
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TASSISTI SUL PIEDE DI GUERRA A ISCHIA: ASSEMBLEA SPONTANEA BLOCCA IL SERVIZIO

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VERTENZA TAXI, L’AUTORITARISMO E LA PRESUNZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ENZO FERRANDINO PORTA ALL’ESASPERAZIONE I TASSISTI CHE HANNO INCROCIATO LE BRACCIA PER PARTECIPARE A UN’ASSEMBLEA SPONTANEA: SABATO INFERNALE A ISCHIA CON GLI OPERATORI DI PIAZZA IDENTIFICATI E GROSSI DISAGI PER I TURISTI

di Gennaro Savio

Tassisti sul piede di guerra a Ischia. La politica autoritaria e presuntuosa prodotta negli ultimi due anni da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Ferrandino sta portando all’esasperazione cittadini e categorie. A partire dai tassisti che dinanzi all’ennesimo diniego di dialogo e confronto, sabato mattina 22 giugno 2019 hanno parcheggiato i propri mezzi nell’area di sosta adiacente alla sopraelevata e hanno dato vita ad un’infuocata assemblea spontanea. A fare visita ai tassisti in protesta sono stati dapprima i Vigili Urbani e poi gli uomini del locale Commissariato di Ischia che hanno provveduto ad identificarli. Alla base dei forti malumori c’è senz’altro il totale fallimento della tariffa predeterminata di dieci euro per la quale, nei due mesi di sperimentazione, per i tassisti non solo le corse effettuate non sono aumentate, ma gli incassi sono vistosamente diminuiti in quanto proprio non si rientra nei costi di gestione come ci ha spiegato Angelo Sciacca, Presidente del Sindacato Italiano Libero Trasporto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato proprio il fatto che il sindaco Enzo Ferrandino non abbia voluto accettare il pagamento di un supplemento bagagli così come avviene nella maggior parte delle città italiane come ha confermato Giovan Giuseppe Pesce. Andrea Impagliazzo, tra l’altro, si è detto basito per il fatto che il sindaco di Ischia continui a snobbare una categoria composta da tassisti che in parte lo hanno pure votato. Dopo un’assemblea “fiume” a mettere fine alla situazione di stallo che si era venuta a creare ci hanno pensato gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ischia guidati dal Commissario Mannelli i quali, con l’autorevole presenza dell’Ispettore Calvi, hanno praticamente mediato tra Comune e tassisti. Una mediazione che ha prodotto l’indizione di un’importante incontro che si terrà lunedì mattina alle ore 10.00 in Municipio tra una delegazione di tassisti e l’amministrazione comunale. Si tratta di un appuntamento durante il quale ci si augura che si raggiunga un compromesso tra le parti, diversamente si prospetta un’estate calda e di lotta sul fronte del servizio di trasporto da piazza. Come dirigenti del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista non entriamo nello specifico della vertenza taxi ma al tempo stesso non possiamo non sottolineare che la politica clientelare e autoritaria dell’amministrazione Ferrandino, totalmente priva di dibattito e confronto con cittadinanza e categorie, continua a creare forti tensioni sociali. E se a causa dell’assemblea spontanea a cui sono stati costretti a ricorrere i tassisti, sabato è stata una mattina infernale per migliaia di turisti in arrivo e in partenza dalla nostra Isola, politicamente parlando la colpa va senza dubbio attribuita solamente al sindaco Enzo Ferrandino, agli assessori e ai consiglieri comunali che lo sostengono. Cosa aggiungere. I tassisti e i cittadini ischitani nella loro grande maggioranza hanno una sola responsabilità: quella di aver votato Enzo e i suoi amici alla guida del Comune condannando il paese alla morte sociale e di aver eletto una minoranza, quella di Gianluca Trani, Domenico De Siano e Maria Grazia Di Scala, che sarebbe offensivo definire opposizione in quanto nella spartizione del potere, il civico consesso rappresenta un’unica grande maggioranza. Oggi, e questo possiamo asserirlo con grande orgoglio, gli unici che a pieno titolo meritavano il voto degli elettori ischitani siamo noi del PCIM-L guidato dal Segretario generale Domenico Savio e non è un caso che siamo gli unici a continuare a difendere, senza se e senza ma, gli interessi dell’intera comunità anche se quest’ultima, nella sua stragrande maggioranza, ha dimostrato di non meritare il nostro assiduo, costante e coerente impegno politico e sociale che da sempre portiamo avanti con amore sincero e leale verso il nostro popolo e la nostra Terra.

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