A cura dei Verdi Ischia
Una signora costretta a spingere un disabile in sedia a rotelle sulla carreggiata tra le auto, a causa di un marciapiede senza scivolo. A Ischia resta molto da fare per abbattere le barriere architettoniche. Un dovere per legge ma anche per senso civico, peraltro l’unione Europea ha ratificato da anni la convenzione sulle nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità, un trattato di riferimento che fissa norme minime in vari settori in particolare per l’accesso ai trasporti e agli edifici pubblici. Servirebbe un gruppo di lavoro creato da tutte e 6 le amministrazioni dell’isola per migliorare l’accessibilità delle aree pubbliche. A Ischia non è solo un problema architettonico, ma culturale, bisogna lavorare sulla percezione che le persone hanno sulla disabilità. Un’Isola per tutti dovrebbe essere il nostro slogan turistico. Bisogna costruire un’isola inclusiva per tutti, lo spazio dovrebbe essere progettato per essere fruito da tutti, perché si possono avere delle difficoltà di mobilità in caso di disabilità ma anche in situazioni temporanee come nel caso di mamme che hanno passeggini o carrelli della spesa da portare. Ci sono diversi tipi di disabilità : motoria, sensoriale e mentale, ognuna di queste richiede attenzioni e risposte specifiche e Ischia potrebbe limitarsi a copiare quelle già esistenti in paesi più evoluti, come ad esempio la Germania o la Svizzera. Ischia dovrebbe diventare sempre più accessibile anche sotto il profilo turistico, dotando gli aliscafi, i traghetti e gli autobus con rampe d’accesso per disabili in sedia a rotelle e anche gli alberghi dovrebbero lavorare per rendere fruibili le loro strutture da tutti, come in tutti i paesi civili e le autorità preposte dovrebbero misurare la grandezza delle stanze, dei bagni dei locali pubblici, dei trasporti, verificando che tutto sia a norma . La sfida dell’isola è migliorare l’accessibilità a vantaggio di tutti residenti e turisti, una responsabilità della politica ma anche dei cittadini con la consapevolezza che le prime barriere da abbattere sono quelle mentali.
