giovedì, Aprile 18, 2024
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GENITORI PRO-DAD: “TUTELIAMO I NOSTRI FIGLI, SCUOLE CHIUSE”

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Gli admin dei Gruppi locali TUTELIAMO I NOSTRI FIGLI SCUOLE CHIUSE sono in perfetta cooperazione e perseguono un percorso comune nel tentativo di ottenere ciò che la maggior parte dei genitori pensa ma non ha attuato con la riapertura dei cancelli. La paura per il covid è tanta e l’imposizione delle istituzioni a tornare fra i banchi ha costretto tante famiglie a fare delle scelte forzate, per non porre i propri figli in posizione di svantaggio sociale e didattico, data la privazione della dad.

“La gente continua a chiamarci, a chiederci di fare qualcosa per proseguire la dad per tutti ma questa assurda diatriba istituzionale e questo continuo scaricabarile di responsabilità, ha messo i più nel timore di metterci la faccia, consapevoli dei rischi a scapito della propria salute e dei propri figli”.

Per questo, nei comuni ove i contagi hanno segnato già un sensibile numero di casi positivi in aumento le delegazioni locali dei gruppi Facebook cercheranno di aprire tavoli di discussione pacifica e sensibilizzante con i sindaci.

Fra i comuni virtuosi aderenti, segnalano Massa Lubrense, è di ieri sera la notizia della chiusura delle scuole fino al 16 da parte del sindaco Lorenzo Balduccelli. “Il Gesto di responsabilità del nostro sindaco, dovrebbe essere di esempio a tutti i sindaci della Campania, un atteggiamento attendista è d’obbligo in una fase di transizione post feste natalizie”- dichiara Sabrina Ranucci admin di Tuteliamo i nostri figli scuole chiuse a Massa Lubrense.

“Il gruppo TUTELIAMO I NOSTRI FIGLI SCUOLE CHIUSE IN CAMPANIA, in questi giorni è diventato il brand della richiesta dei SIDAD, affiliando circa 40 gruppi locali, oltre ai quasi 30000 iscritti del gruppo Camapania” ha spiegato continua Emiddio De Falco admin di Tuteliamo i nostri figli scuole chiuse a Ottaviano, attivo nel supporto

Agnese Vitola,  admin di Castellamare di Stabia, aggiunge “ l’intuizione di Lia, la fondatrice del gruppo Campania, di creare osservatori locali è stata fondamentale per cercare non solo  di capillarizzare la conoscenza degli spaccati reali dei territori, ma è un circuito in entrata ed in uscita di confronto e di arricchimento per tutti noi, conservando ognuno la propria autonomia d’azione sulle peculiarità del proprio comune. Il massimo comune denominatore  resta la mancanza di sicurezza nell’esporre i nostri figli alla presenza scolastica, la situazione ci preoccupa ancora molto, perché non ne siamo davvero fuori”.

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