venerdì, Maggio 3, 2024
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DE SIANO REPLICA AL SINDACATO: “LE INDENNITÀ AI DIRIGENTI SONO GENEROSE”

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Riscontro alla nota della DICCAP denominata “diritto di replica a gravi ed infondate accuse apparse sull’emittente nuvola TV in data 06/09/2020 da parte del candidato sindaco Domenico De Siano” Io Domenico de Siano noto con piacere che all’interno del palazzo comunale di Lacco Ameno si è creato un microclima da “Estate tutto l’anno”, i funzionari percepiscono laute indennità a carico del bilancio comunale sulle spalle dei cittadini chiamati a pagare corpose imposte nonostante il chiaro ed evidente periodo di crisi e il dissesto finanziario del Comune. Quello che meraviglia non è tanto il fatto in se’, quanto piuttosto l’arroganza e la sfrontatezza della reazione Con la nota in epigrafe il sindacato DICCAP prende posizione “difendendo l’indifendibile”, di fronte ad un operato incongruo, illogico e contraddittorio dell’amministrazione perché privo di qualsiasi criterio di proporzionalità e sicuramente meritevole di attenzione da parte degli organi di vigilanza.Mi spiego.Il CCNL dei dipendenti pubblici prevende la corresponsione di una indennità di posizione organizzativa che va da un minimo di euro 5.000,00 ad un massimo di euro 16.000,00. In particolare Il valore economico dell’indennità varia, tra l’atro, in base al grado di responsabilità della posizione, all’ammontare delle risorse gestite, al numero dei dipendenti assegnati e sottoposti a direzione, al numero della popolazione residente, alla formazione richiesta per l’ufficio ricoperto e non ultimo in base all’esperienza già maturata nella pubblica amministrazione.Per completezza, l’attività di pesatura e graduazione delle posizioni organizzative è di competenza del Nucleo di Valutazione (OIV).Con la recentissima deliberazione del Commissario Straordinario del 29/06/2020 è stato approvato il nuovo regolamento per la pesatura e graduazione delle posizioni organizzative; Lo stesso Commissario Straordinario in data 07/8/2020 ha deliberato la modifica della struttura organizzativa dell’Ente riducendo, mediante accorpamenti, i settori di attività che sono passati da sette a cinque.In data 10/08/2020 ancora il Commissario Straordinario, assunti i poteri della giunta, ha approvato le proposte di pesatura e graduazione delle posizioni organizzative attribuendo a ciascuno dei cinque responsabili un’indennità di posizione massima o prossima al massimo. Ecco, dunque, la censura: avallare ed accettare “senza pudore” la proposta formulata del Nucleo di Valutazione è una scelta del Commissario Straordinario quantomeno inopportuna. Ciò, in ordine ad almeno a tre motivi.Il primo, perché, a soli pochi giorni dalle elezioni, l’essersi affrettati ad esercitare poteri propri di un amministrazione di nomina elettorale, senza invece attendere il suo imminente insediamento, costringerà a gestire un “lascito” frutto di scelte che, dalla mia prospettiva, sono sicuramente non condivisibili.In secondo luogo l’assegnazione delle posizioni organizzative avrebbe richiesto l’indizione di un concorso interno con il coinvolgimento di tutti i dipendenti appartenenti alla categoria “D”. Niente di tutto ciò è mai avvenuto.Con il terzo motivo si censura il merito delle scelte per aver attribuito delle indennità di posizione massime o prossime al massimo. Non c‘è dubbio che le indennità riconosciute dal Commissario sono generose ed è possibile dimostrarlo facendo un semplice confronto con gli altri comuni dell’isola. Basti pensare, per esempio, che il responsabile dell’Ufficio di Piano, con competenze in materia di servizi sociali e che opera per conto di tutti e sei i comuni dell’isola più quello di Procida, percepisce un’indennità di posizione inferiore a 15.000,00 Euro!Ma vi è di più. L’attribuzione della massima indennità ad un responsabile che ha maturato pochi anni di esperienza prestando la propria attività di impiegato presso la stessa amministrazione che opera all’interno di un ambito territoriale e demografico di modestissime dimensioni, è certamente una decisione opinabile. Anche in questo caso basti paragonare le scelte adottate con quelle assunte dagli altri comuni dell’isola di maggiore dimensione e rendersi conto della stridente sproporzione. Si sostiene, a difesa dell’operato del Commissario Straordinario e a tutela degli interessi economici degli stessi responsabili chiamati in causa, che questo stato dei fatti non è nuovo e che anzi si sia già ripetuto in passato allorquando il comune di Lacco Ameno era retto da un’amministrazione da me capeggiata in qualità di Sindaco. Ma la fonte delatoria ha ignorato che le posizioni organizzative dell’epoca erano due, al massimo tre, e che le indennità do posizione venivano graduate in base all’anzianità e alla esperienza , quindi nulla di simile a quello di cui si discute qui . Vi è infine un ulteriore motivo di censura che fa da complemento ai precedenti tre motivi di matrice opportunistica. E’ contrario alla prudenza, infatti, l’aver impegnato risorse dell’ente nel modo descritto senza prima attendere la conclusione della gestione dello stato di dissesto il cui andamento al momento non esclude pericolose interferenze con la gestione ordinaria minacciando gli equilibri di bilancio.

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