venerdì, Aprile 19, 2024
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CONTE: “ISCHIA TI DO LA MIA PAROLA”. LA VISITA DEL PREMIER, UN’INIEZIONE DI SPERANZA O L’ENNESIMA PASSERELLA?

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Una mattinata sull’isola, la prima per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Poco prima delle 9 l’atterraggio sul campo sportivo di Casamicciola e prima tappa proprio nel comune termale. Al Capricho, infatti, il premier ha incontrato l’Amministrazione locale e soprattutto i Dirigenti Scolastici dell’isola d’Ischia. Un incontro durato all’incirca un quarto d’ora, poi il trasferimento sulla zona rossa e la visita ai luoghi colpiti dal terremoto, fino ad arrivare a pochi metri dalla casa da cui furono estratti i tre bambini. Terza tappa, invece, a Lacco Ameno. In Piazza S.Restituta, ad attendere il Primo Ministro italiano sono stati i cittadini lacchesi ma soprattutto i bambini della scuola primaria di Lacco Ameno. All’interno del comune gli incontri con le AutoritĂ  locali e regionali, tutte presenti. Durante la sua visita, Conte ha potuto raccogliere tutte le informazioni necessarie – oltre che toccare con mano – sulla situazione in cui versano le zone terremotate dell’isola. Ma la mattina di Conte non è stata solo formale, anzi. Diverse volte si è fermato per parlare o ad ascoltare cittadini che gli manifestavano stima o semplicemente chiedevano aiuto e soprattutto fatti. “La prossima settimana, io stesso presenterò un decreto sulle emergenze e quindi anche su Ischia”. Prima di lasciare l’isola, l’ultimo passaggio del premier è stato quello con i cronisti (vittime dell’incompetenza degli addetti stampa), dove ha parlato di Ischia, ma anche di tematiche nazionali. E mentre era in volo, il premier ha scritto un messaggio riepilogativo sul suo profilo Facebook che vi proponiamo in basso. Certamente la visita di Conte è stata importante, speriamo tuttavia che non si riduca tutto all’ennesima passerella. Nei prossimi giorni sapremo…

 

“Oggi sono stato a Ischia. Ho voluto vedere di persona la situazione a distanza di poco piĂą di un anno da quel tragico terremoto del 21 agosto 2017.

Sono fortemente rammaricato, da servitore dello Stato, dei ritardi che si sono accumulati durante la fase di emergenza: la zona rossa piena di macerie, il problema degli sfollati, le scuole inagibili, gli intoppi burocratici.

Ho incontrato tanta brava gente che si sente abbandonata, tanti bimbi con gli occhi pieni di speranza che non possono entrare nella propria scuola ancora danneggiata. Ho incontrato sindaci e amministratori, innamorati della propria terra, sfiduciati ma combattivi. A tutti loro va la mia ammirazione. Ho incontrato anche i familiari delle vittime del sisma, ai quali ho ribadito la mia vicinanza e quella di tutto il Governo, e anche i piccoli che miracolosamente sono scampati alla tragedia. Qui un particolare ringraziamento va ai vigili del Fuoco e alla macchina dei soccorsi che si è attivata prontamente.

Da qui abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro: basta parlare di emergenza, bisogna ripartire. E oggi siamo qui per dare concretezza alla speranza di tutte queste persone.

Abbiamo pronto un decreto per il terremoto di Ischia. Lo presenterò io stesso la prossima settimana in Consiglio dei ministri. Inoltre proprio oggi il ministro Bussetti firmerà il provvedimento per mettere a disposizione le risorse stabilite per gli interventi nelle scuole danneggiate dal sisma.

Tornerò piĂą avanti per verificare di persona i risultati che arriveranno da questi provvedimenti. E per rincontrare tutte quelle persone a cui ho dato la mia parola che non saranno lasciate sole”.

 

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