giovedì, Aprile 25, 2024
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L’OPINIONE DI ALESSANDRO MOLLO. ISCHIA CALCIO, NON E’ TEMPO DI PROCESSI, MA…

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Non amo molto l’usanza tipica italiana nel cercare colpevoli e responsabili dopo ogni avvenimento. Le cose semplicemente accadono, così come gli errori, così come le “partitacce”. Il secondo gol subito dagli isolani in casa di un modesto Sant’Agnello è stato senza dubbio un regalo della retroguardia isolana. Ad ogni modo c’ è un concetto che desidero ribadire con forza. Il giovane portiere dell’Ischia è il meno responsabile della mancata vittoria degli isolani. Si sbaglia, capita a tutti. Figurarsi ad un giovane ragazzo di appena 17 anni, ritrovatosi a giocare in Promozione per la prima volta in un ruolo così delicato e soprattutto, dulcis in fundo, in una annata dove – è inutile nasconderlo – le pressioni non mancano di certo. E la serenità molto spesso è un valore aggiunto, se non decisivo.

Senza dubbio, però, quanto verificato al “Comunale” di Sant’Agnello riaprirà il dibattito sulla presenza o meno dell’under tra i pali. Sarà mister Monti a dover capire se, in particolar modo nelle gare esterne, è possibile rinunciare all’esperienza di Gigi Mennella, anche al prezzo di un over avanti. E si badi bene: il ragionamento è molto più ampio dei singoli episodi, perché un portiere esperto tra i pali ha la possibilità di guidare la difesa e, di conseguenza, di dare all’intero reparto una fiducia che qualsiasi giovane portiere, per quanto bravo, difficilmente potrà pareggiare.  Sarebbe però un errore limitarsi a queste considerazioni sul numero uno per analizzare lo scialbo pareggio di ieri.

Va subito evidenziato, al riguardo, che i gialloblù hanno giocato contro una avversaria che non possedeva argomenti tecnici notevoli e neppure avvicinabili a quelli della truppa di Monti. Certo, la corsa e la grinta dei padroni di casa hanno infastidito non poco gli isolani, ma era del tutto prevedibile che i ragazzi di Russo confidassero su quelle doti. A far storcere il naso, più che gli errori individuali, è l’atteggiamento dell’Ischia, ovvero di una squadra che ha dato da subito la sensazione di “fare troppo poco”. Sensazione questa che si è ulteriormente acuita nel corso della ripresa, quando i ragazzi di mister Monti non sono riusciti mai a rendersi pericolosi. Il destino rischioso che tocca a chi non chiude le partite, poi, è ben noto a chiunque mastichi un po’ di materia pallonara. Certo, i gialloblù non sono stati neppure fortunati, ma è indiscutibile che sono state necessarie le due sberle in pieno volto subite ad opera del Sant’Agnello per risvegliare dal torpore l’Ischia Calcio. Per recitare un ruolo di primo piano ci vuole, in primis, carattere, voglia di stupire, fame. Non credo, in tutta onestà, sia il caso di fare drammi, sebbene comprenda la delusione di qualcuno. Tuttavia siamo appena a metà settembre, alla seconda giornata del campionato. Anzi, ho sempre pensato che eventuali problematiche sia meglio affrontarle ad inizio stagione. Meglio ora che dopo. Tra l’altro va notato che l’Ischia Calcio è stata in buona compagnia in questa domenica. Il week end appena concluso ha fatto, nel girone B di Promozione, diverse vittime illustri: dall’ Ercolano battuto in casa dell’Ottaviano, al Sant’Antonio Abate fermato da un Lacco Ameno che si candida ad essere una delle sorprese del girone. Nessun dramma, dunque. Ma prestazioni così mi auguro di non rivederle più.

Alessandro Mollo

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