venerdì, Aprile 26, 2024
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ANTONIO BUONO DENUNCIA LA STRAGE DI MILIONI DI UCCELLI

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Il vicepresidente dell’Anlc di Forio ha investito l’Eurodeputato Giosy Ferrandino sulla strage di milioni di uccelli che avverrebbe in parte del nord Africa e testimoniata da alcuni video. Di seguito la missiva intergrale di Buono.

Preg. mo Onorevole  Eurodeputato  Giosy Ferrandino…

Anche se in un momento storico cosi  delicato per l’emergenza mondiale dovuta al coronavirus, mi consenta di sottoporLe una delicata, nonché  seria e gravissima situazione che riguarda il mondo venatorio ma, ancor più,  lo stesso eco-sistema.   Sono anni che su Facebook e su internet in generale, girano delle immagini, di video  agghiaccianti. Dal Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Iran e altri paesi nord africani che si affacciano sul mar Mediterraneo, girano in rete orribili  filmati con catture di uccelli migratori compiuti in forma scientifica e oramai a “catena di montaggio”, trasformati in… succulenti piatti in ogni salsa!  Nei periodi primaverili, girano su internet stragi di milioni di piccoli uccelli,  tortore, quaglie ed altro, vengono catturati in chilometri e chilometri di reti piazzate soprattutto sui litorali e lungo i corsi d’acqua, dove i migratori si ammassano prima di fare il “balzo” per il difficile viaggio migratorio che li porterà a svernare anche sul nostro territorio. Sono video che fanno male al cuore: difficile arrivare in fondo al filmato. Come un lavoro, decine e decine di figuri in abiti lunghi e chiari, richiami acustici imbragati in testa, vari sacchetti di iuta o di cotone  alle spalle, catturano e selezionano le varie specie che tolgono vivi dalle reti per stiparli nei sacchi. E così occhioni, averle, sterpazzole, culbianchi, balie, codirossi, usignoli, cannareccioni, sterpazzoline, luì, beccafichi, rigogoli e soprattutto  migliaia, milioni di stiaccini, di tortore e di quaglie vengono catturati con le reti.  Le stesse spaventose  scene si stanno ripetendo in questi giorni. Milioni di tordi ed allodole di ritorno dal Nord Europa catturati con le reti, scannati ed ammassati come spazzatura, pronti  per essere spediti ai banchetti dei vari mercati ed ai tanti ristoranti che di continuo  ne fanno richiesta come fosse una priorità assoluta!  Noi cacciatori che per passione e cultura monitoriamo il flusso migratorio, lamentiamo almeno da 3 lustri  le continue diminuzioni di uccelli migratori in genere. Si, è vero, noi stessi effettuiamo prelievi di uccelli ma, nei modi e nei numeri  consentiti dalla legge, e quindi, nel rispetto  della normativa vigente e soprattutto di un etica che si avvale delle nostre ragioni dell’andare a caccia legate a tradizioni, storia cultura e ruralità. Sapevamo delle reti, delle storie dei rossetti e dei ristoranti, ma vedere, toccare con mano questi massacri è stato, per tutti, uno shock! Da più tempo questo fenomeno ha subito un ulteriore conferma: quest’anno per esempio, tranne qualche punta molto sporadica, a Ischia, Procida, Capri e Ventotene, poche quaglie, pochissime tortore, pochi culbianchi e quasi inesistenti gli stiaccini!  Ad oggi, totale assenza su tutto il territorio Nazionale delle specie in migrazione autunnale. A dir poco spaventoso!    In contempo, tante rondini, balestrucci, topini e soprattutto milioni di gruccioni, forse perché non commestibili… La  cosa che più ci fa rabbia e che sedicenti associazioni ambientalistiche (sic!) con la scusa dei “campi” antibracconaggio fanno un mese di sole e di vacanza gratis sulle nostre isole;  Dove davvero ci sono questi massacri indicibili, ignobili e vergognosi, non si sognano nemmeno di fare campagne antibracconaggio o quantomeno  denunciare questi atti ignominiosi che faranno sparire in pochi anni molte specie di migratori dal bacino del mediterraneo.

Si tratta di un serio problema non solo Italiano ma che investe l’intera comunità europea. Ci consenta di poter chiedere a Lei, On. Giosy Ferrandino,  un’interrogazione Euro-Parlamentare in merito.

Chiediamo a lei, un intervento determinato per mettere fine a queste ignominiosi   stragi infinite. Noi stessi, procederemo  nelle opportune sedi a  denunciare vacanzieri a spese dei contribuenti che sanno bene di queste stragi e che  invece di andare a fare i “campi” in Africa, intascano fior di soldoni da multinazionali e associazioni di comodo alla faccia dei cacciatori e con la scusa del bracconaggio. E’ chiaro che di questo passo, pur pagando tasse di concessione molto esose, (e questo potrebbe già bastare come formula di mancata corresponsione)  tra qualche anno non potremo più cacciare quella rara quaglia settembrina, quella oramai già sconosciuta tortora all’apertura e quel tanto atteso Tordo di questo periodo. Siamo determinati, bisogna smetterla con  questa pagliacciata del bracconaggio nostrano, utile soltanto a riempire le casse di gente senza scrupoli, è giunta l’ora che ognuno si assumi le proprie responsabilità, a cominciare da chi dalle nostre parti, con gli uccelli “ci marcia e ci mangia”   fino ad abbuffarsi lo stomaco e tasche… al pari dei tanti indefinibili energumeni che in tutto il Nord Africa  stanno massacrando milioni di uccelli.                                              

Antonio BUONO, V. Pres.Anlc Forio e cacciatore a vita

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