domenica, Maggio 5, 2024
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MUSCARA’ E PASCALE: “LACCO AMENO, COMUNE E REGIONE HANNO ABBANDONATO IL PATRIMONIO AI PRIVATI”

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COMUNICATO STAMPA

“In queste ore sull’isola d’Ischia si sta consumando una delle più grandi speculazioni economiche degli ultimi trent’anni. L’ex Teleposto della Marina Militare, una struttura di grandissimo pregio architettonico e dalle immense potenzialità naturalistiche, sarà venduto a privati perché il Comune di Lacco Ameno e, ancor peggio, la Regione Campania non hanno fatto valere il loro diritto di opzione, privando così il territorio di un importante pezzo della sua storia e di un volano di sviluppo per l’intera isola d’Ischia. Con la rinuncia di Comune e Regione non si sta solo mortificando un territorio con una speculazione edilizia, ma si stanno mortificando anni di lotta dei comitati civici e dei cittadini della zona che si sono sempre opposti allo scellerato progetto di vendita ai privati e che hanno più volte proposto alle istituzioni di acquisire l’ex Teleposto per destinarlo ad attività sociali e ambientalistiche. La struttura sorge all’interno dell’area che delimitava gli antichissimi insediamenti greci dell’isola, un dato che mette ancor di più a nudo l’ignoranza o la malafede di chi aveva il potere di salvare quel bene per metterlo a disposizione dei cittadini e che, invece, non ha mosso un dito”.

Così Maria Muscarà, consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle che ha commentato la vendita a soggetti privati dell’ex Teleposto della Marina Militare, una struttura finita più volte al centro di polemiche a causa del mancato interesse del Comune di Lacco Ameno e della Regione Campania.

Dura presa di posizione anche da parte dell’ex primo cittadino di Lacco Ameno Giacomo Pascale: “visto che siamo in campagna elettorale – afferma l’ex sindaco di Lacco Ameno – il minimo che le istituzioni potevano fare era aspettare le elezioni e dare la possibilità alla nuova Giunta comunale di prendere le decisioni più opportune sull’ex Teleposto. Non hanno dato la possibilità alla nuova Giunta eletta dal popolo di esercitare il diritto di prelazione previsto dalla Legge e ora ci troviamo di fronte ad un serissimo rischio di speculazione economica in una zona di altissimo pregio archeologico, paesaggistico ed architettonico”.

Ufficio stampa Maria Muscarà

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