Lucia Rosa Iacono, presidente dell’ Associazione Disabili Ischia, torna a far sentire la sua voce con un appello urgente al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, chiedendo un intervento immediato per fermare le ruspe e tutelare le famiglie colpite dalle demolizioni delle abitazioni costruite per necessità.
Nel suo ottavo appello, Iacono richiama l’attenzione sulle difficoltà vissute da chi, a causa della mancanza di Piani Regolatori e di politiche abitative adeguate, ha costruito la propria casa senza autorizzazioni formali, ma spinto dal bisogno e dalla mancanza di alternative. Oggi, dopo oltre trent’anni, queste famiglie rischiano di trovarsi senza un tetto, nonostante il diritto alla casa sia riconosciuto dalla Costituzione Italiana.
Un problema ignorato dalle istituzioni e dai media
Secondo la presidente dell’associazione, il tema dell’ abusivismo di necessità viene spesso ignorato dai media e dalle istituzioni, che preferiscono generalizzare la questione legandola unicamente alla speculazione edilizia. Nessun governo precedente ha risolto il problema, e ora si rischia di assistere a demolizioni indiscriminate senza considerare il dramma umano che si cela dietro queste costruzioni.
Iacono sottolinea che lo Stato avrebbe dovuto garantire soluzioni abitative adeguate attraverso Case Popolari e politiche urbanistiche lungimiranti. L’assenza di queste misure ha costretto molte famiglie a trovare autonomamente una sistemazione, spesso con grandi sacrifici, e oggi quelle stesse abitazioni vengono abbattute senza alternative concrete per chi ne è colpito.
L’appello alle istituzioni e la richiesta di un provvedimento immediato
Nel suo messaggio, Iacono si rivolge direttamente a Giorgia Meloni, chiedendole di non ignorare questa emergenza e di fermare subito gli abbattimenti, adottando un provvedimento per tutelare il diritto alla casa di chi ha costruito per necessità.
La presidente dell’Associazione Disabili Ischia afferma di continuare a ricevere richieste di aiuto da parte delle famiglie coinvolte, ma di non aver ancora ottenuto risposta dalle istituzioni. Con fiducia e speranza, auspica che il Presidente del Consiglio e il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervengano per sanare questa ingiustizia e dare finalmente un segnale di ascolto ai cittadini colpiti.