giovedì, Aprile 25, 2024
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“SIAMO FATTI PER IL CIELO E NON PER QUESTA TERRA, SU QUESTA TERRA RESTEREMO IL TEMPO CHE IL SIGNORE HA STABILITO PER OGNUNO DI NOI” IL RICORDO DI DON ANGELO IACONO

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DI LUIGI SCHIANO

Un Anno fa il Signore chiamava a se don Angelo Iacono: un umile lavoratore nella vigna del Signore. Il 19 novembre dello scorso anno, pochi ebbero l’onore di salutare quest’ umile Sacerdote e parroco che ha speso la sua vita per il suo popolo, vittima delle complicazioni dovute al contagio da covid19… Un anno fa dopo una vita dedicata all’ annuncio del Vangelo e alla Salvezza delle anime, il Signore congedava dalla sua vigna un umile lavoratore che per 56 anni aveva sparso il profumo di Cristo nel sacerdozio: Don Angelo Iacono, parroco di Serrara per 44 anni, un pastore che nonostante la sua etĂ  e le varie prove che soprattutto durante l’ultimo decennio l’ avevano visitato, ha servito con umilta’, dedizione e amore il suo popolo fino all’ultimo,”si è fatto tutto a tutti per guadagnarne il maggior numero” come dice San Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi, non ha badato alla sua vita con egoismo ma con la missionarieta’, l’amore, la pacatezza, la semplicitĂ  e il carisma che ha contraddistinto il suo ministero ha cercato di fare conoscere e amare Cristo, tutti erano i protagonisti del suo ministero giovani, adulti, famiglie e anziani a nessuno mancava di parlare di Cristo in modo semplice e diretto, ribadendo ai lontani a ritornare a Lui e di lasciare la via del male che ci allontana dal maestro Divino impegnandosi secondo il proprio stato a seguirlo. I Tanti anni di ministero ed il suo operato hanno tracciato una linea profonda e indelebile sulle vite del sua gente e nel suo paese natio di Serrara che a distanza di un anno dalla sua partenza per il Cielo non può fare a meno di ricordarlo con affetto, gratitudine e riconoscenza, quella riconoscenza dovuta ad un pastore che nella sua vita ha insegnato ad amare con passione la natura della nostra i Isola e la sua morfologia in tutti i suoi elementi e soprattutto ad avere rispetto del nostro prossimo, dei nostri antenati che ci hanno fatto del bene e dei tanti sacerdoti dell’ isola e del nostro Paese che hanno lasciato scritti e composizioni, tra cui spicca il Canonico Don Florindo Matarese, sacerdote e poeta di Fontana che ha lasciato i famosi “Suniett a Funtanes” ed altre composizioni che don Angelo ha cercato di far conoscere o anche le opere del giĂ  sacerdote e professore di Serrara don Mario Iacono o il profilo storico e le opere del sacerdote del Ciglio don Vincenzo Mattera professore del seminario di Ischia morto in giovane etĂ  nel 1905 lasciando sgomenti gli abitanti del Ciglio e i tanti seminaristi del Seminario di Ischia.

Queste opere ribadiva don Angelo piĂą volte erano un tesoro prezioso da custodire, cosi come lo erano le Chiese di cui don Angelo è stato custode e che ha voluto restaurate, dapprima portando all’antico splendore il barocco tempio parrocchiale all’inizio del nuovo millennio e successivamente in un grande percorso di valorizzazione la Chiesa dell’Assunta e di San Ciro al Ciglio, caratterizzata dalla tipica pietra verde tufacea che contraddistingue il borgo del Ciglio,in cui don Angelo si è prodigato affinchĂ© alla grande Devozione del Santo Medico Eremita e Martire di Alessandria D’Egitto Ciro morto nel 311 D.C., i devoti potessero anche soffermarsi e ammirare la morfologia tipica della pietra tufacea che contraddistingue la Chiesa costruita dalla manovalanza locale dopo il calamitoso terremoto del 28 luglio del 1883 che sconvolse Casamicciola e parte dell’ isola. Dalla sua azione pastorale scaturisce la riconoscenza verso un pastore /uomo di Dio che ha messo in pratica l’insegnamento del Signore GesĂą,” amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”, che si è sforzato fino all’ ultimo di creare una comunitĂ  fondata sull’amore.

Siamo certi che dal Cielo come Padre veglierĂ  per sempre sul suo popolo e sulla sua gente! Grazie Don Angelo per quello che sei stato e che hai fatto per noi: un pastore che si è speso fino all’ ultimo per il suo gregge, grazie per il tuo esempio di preghiera vivente, grazie per averci insegnato a partecipare con decoro e degnamente alla Santa Messa e a rispettare il Tempio di Dio, grazie perchĂ© ci hai insegnato ad amare la Madonna e a prenderla come nostra madre ed ad onorarla specialmente nella recita del Santo Rosario, grazie per i tuoi rimproveri e per le tue sollecitazioni a cambiare quando non seguivamo la retta via, grazie per l’amore che ci hai trasmesso per la natura che Dio ci ha donato e che ci hai insegnato a rispettare, grazie per tutte le parole di pace che hai messo in tante famiglie disagiate e divise, grazie per i tuoi silenzi sono stati per noi di esempio quando alle volte parliamo troppo e male, grazie per il sacerdote autentico che sei stato nella semplicitĂ  della tua vita, del tuo ministero e dei tuoi carismi! Il tuo ricordo e la tua presenza ci accompagneranno nel nostro cammino, ti sentiamo vicino e ti immaginiamo che ci aspetti come buon Padre alle porte del Cielo! E quando sarĂ  il nostro turno siamo sicuri che ci indicherai al Signore come suoi figli ! Grazie di Tutto don Angelo il Signore Sommo ed Eterno Sacerdote ti dia il premio riservato ai servi buoni del Vangelo!

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