Siamo qui purtroppo a raccontare di una festa di fede e tradizione che si è trasformata in un momento di forte tensione per la comunità religiosa di Ischia. La celebrazione di Santa Restituta, patrona dell’isola, ha messo in luce una crisi profonda all’interno della parrocchia di Lacco Ameno, con scontri tra il clero e i laici coinvolti nell’organizzazione degli eventi.
L’episodio piĂą significativo si è verificato a bordo del traghetto Tourist di Medmar, durante la processione via mare avvenuta nel pomeriggio di sabato 17.Â
Il parroco Don Pasquale esasperato dalle polemiche e dalle decisioni prese senza il suo coinvolgimento, ha abbandonato la celebrazione, dismettendo i paramenti sacri e lasciando nelle mani del Vescovo Carlo Villano le reliquie della Santa.
Un gesto forte, che ha evidenziato il collasso del dialogo tra la guida spirituale della comunitĂ e i comitati organizzatori.
Al centro della disputa c’è stata la decisione di modificare l’itinerario della processione, conducendo la statua della Santa fino a Forio, in contrasto con la tradizione consolidata e con la volontà del parroco.
Questa imposizione ha delegittimato il ruolo di Don Pasquale alimentando lo scontro con il clero.
Il Vescovo Carlo Villano rimasto solo a gestire le celebrazioni dopo l’uscita di scena del parroco, ha tentato di riportare ordine alla manifestazione, continuata con l’approdo a Casamicciola Terme attesa da centinaia di fedeli che hanno preso parte alle celebrazioni in piazza Marina.
Tuttavia, la crisi della parrocchia di Lacco Ameno appare ormai evidente e sarà necessario un intervento deciso per ristabilire l’equilibrio e riportare unità nella comunità religiosa.
Il Giubileo che avrebbe dovuto rappresentare un’occasione di rinnovamento spirituale, si è trasformato in un evento segnato da divisioni e tensioni interne. Ora spetta al Vescovo Villano il compito di ricomporre le fratture e ristabilire la dignità del culto, per ridare stabilità alla parrocchia e ai suoi fedeli.