Nel cuore suggestivo del Complesso di Terra Murata, a Procida, è stato inaugurato un nuovo spazio restituito alla comunità dopo un accurato intervento conservativo. Un’opera che coniuga rispetto per la storia, tecniche tradizionali e una visione attenta alla valorizzazione culturale dell’isola.
L’edificio, vincolato e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, è stato oggetto di lavorazioni mirate a ripristinare l’autenticità ottocentesca e restituire dignità alla struttura. L’intervento, finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli con un contributo di €25.000,00, è stato coordinato dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Procida con la supervisione dell’architetto Cinzia Schiano.
Le principali lavorazioni hanno previsto:
– La rimozione di elementi superfetativi (come tettoie e aggiunte interne non originali)
– Il rifacimento degli intonaci con tecniche e cromie storicamente rilevate
– La chiusura dell’accesso sul lato Ovest e il ripristino dell’ingresso sulla facciata Sud secondo il disegno originale ottocentesco
– Il recupero del cornicione sommitale e della cornice in stucco dell’ingresso
– L’installazione di nuovi infissi in legno in armonia con il contesto storico
– Il rifacimento dell’impianto elettrico, con corpi illuminanti discreti e non invasivi
L’inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco Dino Ambrosino e dell’assessora ai Lavori Pubblici Rossella Lauro, entrambi protagonisti del progetto di riqualificazione. La loro presenza ha sottolineato il valore istituzionale e affettivo dell’intervento, considerato un vero e proprio atto d’amore per la memoria architettonica dell’isola. Presente alla cerimonia anche l’Ass. Leonardo Costagliola insieme ad alle autorità militari e ai volontari della Protezione Civile.


Non si tratta solo di lavori di manutenzione, ma di una rinascita simbolica, che restituisce bellezza, funzione e identità a uno spazio fin troppo a lungo dimenticato.
Il Comune guarda già al prossimo obiettivo: la riqualificazione di un’ulteriore area all’interno dello storico Palazzo D’Avalos – ex Carcere, destinata a diventare un nuovo polo espositivo. Il progetto, finanziato con €40.000,00 dalla Città Metropolitana, è il nuovo capitolo di un percorso di tutela e rigenerazione urbana che intende restituire alla cittadinanza luoghi di valore e memoria condivisa.
Terra Murata si risveglia, pietra dopo pietra, luce dopo luce.

