martedì, Ottobre 14, 2025
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Procida, visite teatralizzate a Palazzo d’Avalos con i “fantasmi” di Innico d’Avalos e Ferdinando II di Borbone



Nell’ambito del progetto “Ecosistema Palazzo d’Avalos”, con il sostegno di Fondazione CDP, un’opera inedita scritta dal regista Giuseppe Iacono: 

i prossimi appuntamenti il 26 ottobre, 1, 2 e 8 novembre

Gli spettri di due personaggi chiave della storia di Palazzo d’Avalos raccontano, dialogando tra loro, le straordinarie evoluzioni di un luogo simbolo di Procida, già edificio rinascimentale, poi casino di caccia e infine carcere: è una visita teatralizzata inedita quella che – attraverso le figure di Innico d’Avalos e Ferdinando II di Borbone, interpretate da due attori del collettivo giovanile Teatro Procida – il progetto Ecosistema Palazzo d’Avalos, vincitore del bando Ecosistemi Culturali, promosso dalla Cooperativa Sociale Immaginaria e finanziato da Fondazione CDP, ha proposto sabato 11 ottobre e proporrà ancora in quattro nuove date, domenica 26 ottobre, sabato 1, domenica 2 e sabato 8 novembre (due turni, ore 11 e 12, nessun costo aggiuntivo rispetto alle visite guidate).


Scritta e ideata dall’attore e regista Giuseppe Iacono, già autore di messe in scena ambientate in luoghi altri rispetto al teatro canonico, l’opera propone ai visitatori più “apparizioni” dei due fantasmi, che si giustappongono nel percorso di visita guidata integrando, con un tono molto più personale e aneddotico, informazioni e curiosità che riguardano loro stessi e le epoche che li hanno visti protagonisti. 
“Abbiamo colto l’opportunità di arricchire la visita guidata classica attraverso il racconto teatrale, in grado di affascinare e intrigare i visitatori, soffermandoci – spiega Iacono – su aspetti meno noti della storia del complesso e scegliendo due personaggi straordinari, ambasciatori di epoche differenti ma egualmente cruciali per la storia di questo straordinario luogo”.
Il cardinale Innico D’Avalos, interpretato dall’attore procidano Giuseppe Imputato, fu colui che nella seconda metà del ‘500 rese Procida un centro nevralgico della politica e della cultura, nonché della controriforma cattolica del sud Italia. Fece costruire il Palazzo d’Avalos e riqualificò l’abbazia di San Michele e il borgo di Terra Murata, dando una spinta determinante allo sviluppo della minore delle isole flegree. Amò il bello, l’arte e gli ori. Ferdinando II di Borbone, interpretato dall’attore procidano Vincenzo Esposito, fu il sovrano che portò la modernità al Sud Italia, favorendo rivoluzione tecnologica ed industriale, in particolare con la prima linea ferroviaria italiana, la Napoli-Portici: a tratti duro e reazionario (di qui il sinistro nomignolo di “Re bomba”) intensificò la trasformazione degli edificati storici del Regno in carceri, come per palazzo D’Avalos, fattore che determinò un arresto dello sviluppo procidano, destinando l’isola a una vocazione carceraria non voluta. Di Ilenia Lubrano il make-up, di Patrizia Barone i ricercatissimi costumi.  
“Questo ciclico di visite teatralizzate completa le azioni messe in campo, in maniera puntuale, per valorizzare Palazzo d’Avalos”, spiega Marco Lauro, che con Valentina Schiano Lomoriello cura la direzione artistica dell’intero progetto. 
Il progetto Ecosistema Palazzo d’Avalos ha già prodotto una serie di attività, tra cui la formazione delle guide dell’Associazione Palazzo d’Avalos (a cura di BAM! Strategie Culturali), l’allestimento definitivo del piano terra (a cura di Alberta Romano in collaborazione con Aurora Riviezzo e lo studio napoletano di architettura AIDNA) e la realizzazione del cortometraggio “Terra Murata” di Domenico Palma.

Il progetto “Ecosistema Palazzo d’Avalos” è stato selezionato da Fondazione CDP attraverso il bando “Ecosistemi culturali”, ideato per promuovere progetti capaci di arricchire il patrimonio artistico e paesaggistico di territori dove l’offerta è carente, promuovendo la creazione di ecosistemi culturali resilienti e sostenibili in Comuni con meno di centomila abitanti e in zone rurali. Al progetto “Ecosistema Palazzo d’Avalos” sono state assegnate risorse per 125.000 euro.

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