giovedì, Aprile 25, 2024
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PASCALE NON MOLLA: “DOMENICO, METTIAMO DA PARTE L’ORGOGLIO PER LA NOSTRA COMUNITA’

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DOMENICO, APRO LA PORTA E TU LA CHIUDI: METTIAMO DA PARTE L’ORGOGLIO PER LA NOSTRA COMUNITA’

Domenico,

apprendo con grande amarezza il fatto che non accetti il mio invito ad un segnale di distensione. Mi definisci pagliaccio, ma ti assicuro che non è stato facile voler fare un passo indietro e metterci la faccia. Anche noi siamo orgogliosi, ma se l’abbiamo fatto è per i piu’ giovani soprattutto, a partire dai miei figli.

Il mio appello non è un fulmine a ciel sereno. Davvero ho voluto accogliere a pieno l’appello di Don Gioacchino. Se ci pensi le cose non sarebbero cambiate: i miei sostenitori avrebbero comunque votato me, e i tuoi te. Ma sicuramente sarebbe stato un gesto apprezzato da tutta la comunità.

E, ancora una volta, non è un fulmine a ciel sereno se pensi che ti rincorro da un mese per fare un confronto pubblico in piazza, sempre disatteso da te. Con tutto l’orgoglio, comunque ho cercato un contatto. La campagna è stata dura, e tutti noi abbiamo usato toni che non si addicono alle ballerine di danza classica. Io me la sono presa, però, sempre con te, mentre tu da giorni ti accanisci sui miei candidati. Ti ripeto: prenditela con me, non con le nostre candidate, tanto per fare un esempio.

Ho sbagliato qualcosa? Siamo uomini, possiamo sbagliare. Ad esempio, non avrei usato l’appellativo “uomo di ****” rivolto al Presidente della Sezione 1. Penso di aver ragione, penso che ci avrebbe dovuto far vedere la tabella che ci assegnava un voto in piu’: vedere, non modificare! Ritengo di aver pienamente ragione nella sostanza, meno nei modi. Ma capitemi, è stata una giornata stranissima, prima Sindaco poi no. Ma non voglio aprire una parentesi su questa vicenda, il senso del mio post è un altro.

Domenico, i nostri sostenitori sono “polarizzati”: chi vota me, non vota te, e viceversa. Non ho idea di come finirà al ballottaggio, ma spero tu possa ancora valutare la mia proposta. Siamo uomini di fede entrambi e nel Vangelo Secondo Matteo e nel vangelo secondo Luca c’è un passaggio importantissimo: “se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due”, che è un invito a porgere l’altra guancia.

Entrambi, Io e te. Un gesto simbolico e distensivo. E poi dritti e separati verso il ballottaggio. Non è mai troppo tardi.

Restiamo umani.

Giacomo Pascale

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