In occasione della festa di Sant’Anna, l’Associazione Nemo ha coordinato un’azione concreta di tutela ambientale: la pulizia dei fondali della baia del Castello Aragonese. Un gesto d’amore per il mare, che ogni anno accompagna i giorni di festa con un messaggio forte e chiaro: il rispetto per l’ambiente non può essere rimandato.

L’intervento, realizzato con il coordinamento dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e il supporto del Centro Carabinieri Subacquei, ANS Diving Ischia e Hester, ha portato alla luce una realtà inquietante: rifiuti di ogni tipo, oggetti caduti dalle barche, due grosse batterie esauste, un intero motore fuoribordo, nasse da pesca abbandonate e pericolose per la fauna marina, e persino due bambole adagiate sul fondo, con uno sguardo che ha fatto sorridere i sub, ma che ha anche lasciato spazio alla riflessione.




“Non è il trailer di un film horror, ma il fondo del nostro mare che restituisce ciò che gli viene tolto”, scrive l’Associazione. Il mare non dimentica: ogni oggetto abbandonato resta lì, a inquinare e danneggiare la vita marina per anni.
Tra le immagini più significative, una seppia, un’oloturia e una bottiglia di plastica, vicine sul fondale. Una convivenza forzata che racconta in silenzio la bellezza e la fragilità del nostro ecosistema. “Guardare aiuta. Osservare, e condividere, è il primo passo per prendersi cura di ciò che ci circonda”, afferma Luca Tiberti, sub e segretario dell’Associazione Nemo.

Tiberti racconta il suo sogno da bambino: diventare documentarista per Quark o National Geographic, viaggiare per il mondo e raccontare la natura. Oggi, con la macchina fotografica sott’acqua, continua a osservare quel mondo sommerso, meraviglioso ma vulnerabile.
L’Associazione Nemo è stata la prima realtà del territorio a promuovere questa iniziativa, con l’obiettivo di rendere la festa di Sant’Anna più sostenibile e rispettosa del prezioso ecosistema che la ospita.
Il mare ci guarda. A volte anche con occhi di plastica. Sta a noi decidere se voltarci altrove o prendercene cura.