A quasi quattro anni dalla tragica morte di Sara Castigliola, la giovane mamma deceduta il 30 ottobre 2021 all’ospedale “Rizzoli” di Lacco Ameno dopo un parto cesareo, si apre un nuovo capitolo giudiziario. Il giudice per le indagini preliminari Giovanni De Angelis ha fissato per il 4 luglio l’udienza camerale per l’audizione dei periti nominati dal tribunale, dopo la scadenza dei termini concessi per il deposito delle relazioni tecniche: il 31 maggio per il consulente tecnico d’ufficio (CTU) e il 15 giugno per il collegio peritale.
Nel procedimento risultano sei sanitari indagati per omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario: Francesco Rando, Domenico Loffredo, Mariantonia Galano, Silvia Galletti, Marcella Marino e Roberto Buonanno. La Procura aveva inizialmente chiesto l’archiviazione, ma le parti civili si sono opposte, portando il gip a disporre ulteriori accertamenti e a rigettare la richiesta di chiusura del caso.
Al centro dell’inchiesta, la gestione clinica del parto e delle complicanze post-operatorie: Sara, 32 anni, fu sottoposta a taglio cesareo e morì poco dopo per una grave emorragia. Le indagini hanno evidenziato criticità nella gestione dell’emergenza, tra cui la mancanza di una banca del sangue sull’isola e la necessità di trasferimenti urgenti al Cardarelli di Napoli in caso di complicazioni gravi.
Durante l’udienza, i periti dovranno rispondere a quesiti tecnici fondamentali: se vi siano state negligenze, imperizie o omissioni da parte dei medici, se l’intervento chirurgico sia stato eseguito secondo le linee guida, e se un trattamento diverso avrebbe potuto evitare il decesso. Saranno inoltre valutate le condizioni cliniche preesistenti della paziente, come anemia e obesità, e la tempestività delle cure fornite.
La famiglia di Sara, rappresentata dagli avvocati Francesco Pero e Giuliano Di Meglio, continua a chiedere verità e giustizia, sostenendo che la giovane madre non sia stata adeguatamente assistita. Tra gli elementi prodotti, anche una chat tra Sara e la madre e la richiesta di acquisizione della cartella neonatologica.
L’udienza del 4 luglio potrebbe rappresentare un momento cruciale per stabilire se vi siano le condizioni per procedere con un processo penale o se, al contrario, il caso sarà archiviato. La comunità ischitana, ancora scossa da questa tragedia, attende risposte.