lunedì, Ottobre 27, 2025
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Meristema 2025: Tecnologie Psichedeliche tra Natura, Cultura e Cura. Viaggio interdisciplinare ai Giardini Ravino



MERISTEMA è un evento culturale organizzato da Giardini Ravino a partire dal 2008 e dedicato a creare uno spazio d’incontro e di riflessione su temi legati al rapporto tra natura e cultura. L’obiettivo principale è favorire lo scambio tra il mondo della ricerca e la cittadinanza, creando eventi che siano in grado di coniugare l’alto livello dei contenuti con la cura per una comunicazione inclusiva e aperta.
L’Edizione 2025 sarà dedicata a esplorare un tema oggi al centro del dibattito accademico e pubblico, ovvero il significato dell’esperienza psichedelica. Si tratta di un tema naturalmente legato ai Giardini Ravino, che ospitano numerose specie vegetali dalle proprietà psicotrope, ma anche di una questione intorno alla quale si intrecciano ancora oggi pregiudizi, paure e mitologie. L’obiettivo dell’evento, intitolato “Tecnologie psichedeliche”, è quello di articolare domande di carattere filosofico, etico e politico in compagnia di figure competenti, in un clima aperto alla discussione e al confronto.
Per questa ragione Meristema 2025 offre una serie di eventi votati all’interdisciplinarità, con la partecipazione di studiose e studiosi afferenti al campo delle scienze umane, delle neuroscienze, della filosofia, della letteratura e della psichiatria. L’obiettivo sarà proprio rispondere alle più pressanti di queste domande: che cos’è la psichedelia? Come descrivere l’esperienza psichedelica? Quali sono i possibili usi terapeutici di questo tipo di sostanze, e qual è il loro significato culturale?
Dal 28 al 31 ottobre i Giardini Ravino ospiteranno una scuola internazionale di scienze umane focalizzata su questi temi, consistente in una serie di talk in Inglese, riservati a un pubblico accademico. Oltre a questo, offriranno tre serate dedicate alla cittadinanza, con tre incontri pubblici in Italiano e pensati appositamente per un pubblico non specialistico.
Il 28 Ottobre, alle ore 19.00, il Prof. Francesco Parisi, dell’Università di Messina, offrirà un’introduzione generale sul tema, con un intervento intitolato “Psichedelia e tecnologia. Breve storia di un incontro”. Il 29 Ottobre, alla stessa ora, lo scrittore Andrea Piva dialogherà con Alessandro De Cesaris sul rapporto tra psichedelia e letteratura, interrogandosi in particolare sulle modalità con cui è possibile comunicare l’esperienza psichedelica. Infine, il 30 Ottobre – sempre alle ore 19.00 – il Dott. Mauro D’Alonzo, psichiatra fondatore della Società Italiana di Medicina Psichedelica, presenterà gli studi più recenti sull’uso delle sostanze psichedeliche a fini terapeutici.
Meristema 2025 è organizzato con il supporto del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca, con il patrocinio dell’Università di Messina, del Circolo “Georges Sadoul” di Ischia e della Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza.

28 ottobre 2025
Francesco Parisi
Psichedelia e tecnologia: breve storia di un incontro
La presentazione esplora i profondi legami storici e concettuali tra psichedelia e tecnologia. A partire dagli anni Sessanta, la controcultura psichedelica ha elaborato un immaginario di espansione della coscienza e di ridefinizione della realtà, che ha trovato nelle tecnologie e nell’epistemologia cibernetica un terreno fertile di traduzione pratica e politica. Dalla comunità hippy al Whole Earth Catalog fino alla Silicon Valley, sarà presentata la storia di questa trasformazione. Introducendo la “mediologia” come nuovo orientamento teorico nel campo delle scienze umane e delle scienze cognitive, si sosterrà come sostanze psichedeliche e tecnologie condividano una funzione “farmacologica”: entrambi sono strumenti capaci di alterare la percezione, distribuire la cognizione e ridefinire la capacità di agire del soggetto.
Francesco Parisi insegna “Fotografia e cultura visuale” e “Teoria dei media” presso l’Università di Messina. La sua ricerca si caratterizza per un approccio interdisciplinare, che coniuga scienze cognitive e teorie dei media. In particolare, si occupa degli effetti dei media audiovisivi sulla cognizione umana e di come la cultura materiale produca delle trasformazioni radicali sull’esperienza. È editor del volume “Filosofia della fotografia” (con Maurizio Guerri, Raffaello Cortina 2013) e autore del volume “La tecnologia che siamo” (Codice, Torino 2019), di cui esiste anche una traduzione in Cinese.

29 ottobre 2025
Andrea Piva (con Alessandro De Cesaris)
Raccontare l’esperienza psichedelica. La letteratura come tecnologia
Chi studia il tema della psichedelia sa che uno strumento fondamentale è quello del “trip report”, il racconto dell’esperienza che viene fatto subito dopo la fine dell’effetto della sostanza. Tuttavia, raccontare l’esperienza psichedelica resta una sfida: come descrivere sensazioni ed esperienze fuori dall’ordinario, che sfidano la nostra percezione abituale dello spazio, del tempo e della realtà? Soprattutto, come evitare che questo racconto si intrecci con i nostri pregiudizi e le nostre mitologie legate all’uso di sostanze psicotrope, in un contesto sociale e politico in cui questo uso è ancora oggetto di dibattiti accesissimi? L’incontro sarà strutturato come un dialogo, in cui questi temi verranno affrontati a partire da un’ipotesi di partenza: la letteratura stessa è una tecnologia, uno strumento che ci permette di orientarci tra le difficoltà del racconto, e di trovare un equilibrio tra la dimensione dell’immaginario e quella della realtà.
Nato a Salerno nel 1971, Andrea Piva è sceneggiatore, narratore e giocatore di poker professionista. Ha esordito nel 2000 come autore del film “LaCapaGira” (recitato interamente in dialetto barese), vincitore del David di Donatello, del Nastro d’argento e del Ciak d’oro per la migliore opera prima. Ha scritto i romanzi “Apocalisse da camera” (Einaudi 2006), “L’animale notturno” (Giunti 2017) e “La ragazza eterna” (Bompiani 2024).

30 ottobre 2025
Mauro D’Alonzo (con Alessandro Gelao)
Psichedelici e salute mentale. Verso una nuova tecnologia del reale

La rinnovata attenzione scientifica verso gli psichedelici ha permesso di approfondire la comprensione di dimensioni esperienziali complesse e spesso ineffabili. Queste sostanze, oltre agli effetti neurobiologici, attivano processi di produzione di significato che trasformano la percezione e la narrazione di sé, configurandosi come una vera e propria “tecnologia del reale”.
In ambito clinico, mostrano efficacia nel trattamento di diverse condizioni patologiche, ma soprattutto promuovono una concezione della cura intesa come riorganizzazione dell’esperienza e come processo di riconnessione con sé stessi e con gli altri. Tale logica si estende anche sul piano socio-culturale, dove la capacità di sciogliere rigidità cognitive ed emotive offre un paradigma per ripensare istituzioni, pratiche comunitarie e modelli di convivenza.
Gli psichedelici emergono così come agenti terapeutici e culturali, in grado di stimolare un dialogo tra scienza, filosofia, arte e saperi sociali, favorendo un ripensamento collettivo dei concetti di salute, relazione e trasformazione.

Mauro D’Alonzo: BAHons in Media Arts (RHUL, UK), MD Psichiatra (UNIBA, ITA), Psychedelic Integration Therapist (CIIS, USA), MDMA Training Therapist (MAPS, USA), fondatore del progetto di riabilitazione sociale Uniti alla Meta (Atipici Rugby Bari) e della Rete Nazionale di Rugby Integrato, fondatore di EUTOPIA (servizi integrati di cura di bassa soglia), co-fondatore e Presidente della Società Italiana di Medicina Psichedelica (SIMEPSI), da un decennio in servizio presso il Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Bari.
Nel corso degli anni ha potenziato le sue competenze attraverso esperienze di formazione multidisciplinare internazionale (Social and Cultural Psychiatry, McGill, CANADA – Mental Health in Complex Emergencies, LSHTM, UCL, UK,) lavorando in diversi contesti nazionali ed internazionali, in zone di guerra con ONG specializzate nell’organizzazione e gestione di interventi complessi a breve, medio e lungo termine per rifugiati e popolazioni colpite da emergenze complesse (International Medical Corps; Amman; JORDAN – Hôpital de Santé Mentale Saint Jean de Dieu, Lomè, TOGO), sviluppando interesse per la costruzione di progettualità mirate alla recovery, empowerment e al potenziamento delle reti sociali.
Nel tempo ha inoltre acquisito esperienza clinica in ambito di integrazione delle esperienze con psichedelici, riduzione del danno e limitazione del rischio, principalmente attraverso interventi multilivello che considerano diverse dimensioni del paziente, integrando aspetti fisici, cognitivi, psicologici e sociali.
Il suo interesse principale si concentra nello studio e nell’applicazione dell’uso terapeutico delle sostanze psichedeliche ed in particolare sull’impatto dei nuovi modelli di medicina integrata sulla vita delle persone, in una prospettiva transculturale ed eco-sociale.

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