La tutela del mare passa anche – e soprattutto – attraverso chi lo vive ogni giorno. È questo il messaggio rilanciato dal direttore dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, Antonino Miccio, che sottolinea come la piccola pesca artigianale rappresenti un presidio fondamentale per la biodiversità del Mediterraneo.
“Sottolineare l’importanza della piccola pesca artigianale, particolarmente sensibile per la biodiversità del nostro mare, è oggi più che mai opportuno – afferma Miccio – La nostra area marina protetta funziona soprattutto attraverso le sinergie che abbiamo promosso in questi anni: spesso le segnalazioni più importanti sono arrivate proprio dai piccoli pescatori artigianali, prime sentinelle del nostro mare”.
Un ruolo, quello dei pescatori locali, che va ben oltre l’attività economica: sono loro i primi a osservare cambiamenti, anomalie, specie aliene o comportamenti sospetti nelle acque dell’arcipelago. La collaborazione con l’AMP ha permesso negli anni di costruire un modello virtuoso, in cui tutela ambientale e tradizione si sostengono a vicenda.
In un momento storico in cui il mare è messo alla prova da cambiamenti climatici, inquinamento e pressione antropica, valorizzare la pesca artigianale significa rafforzare un presidio culturale e ambientale insostituibile. Un alleato silenzioso, ma decisivo, per la salute del nostro ecosistema marino.










