mercoledì, Giugno 18, 2025
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La festa di San Vito: un cammino di fede e gratitudine. I ringraziamenti di Don Cristian



Si è conclusa la celebrazione del dies natalis di San Vito martire, un momento intenso che ha coinvolto la comunità nella riscoperta della fede e dell’appartenenza. Il parroco, Don Cristian, ha voluto esprimere la sua gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere speciale questi giorni, sottolineando come ogni festa possa essere vissuta da spettatori o da protagonisti. Chi osserva solo l’aspetto folkloristico rischia di perderne il significato più profondo, mentre chi si lascia guidare dai testimoni della fede ne esce trasformato.

Tra i protagonisti di questi giorni vi sono stati numerosi sacerdoti e diaconi che hanno spezzato la Parola di Dio, tra cui Don Alessandro Scevola, Padre Francesco Lombardo, Monsignor Carlo Villano, il Cardinale Arrigo Miglio, Monsignor Luigi Pezzuto, oltre a tutti coloro che hanno celebrato le liturgie. Un ringraziamento speciale va anche al Comitato Festeggiamenti, instancabile nel suo impegno e presenza costante nella comunità, nonostante le difficoltà e la fatica.

Un altro momento di grande valore è stato l’abbraccio tra le amministrazioni comunali, segno di comunione e bellezza, con il Sindaco Verde e il sostegno particolare di Davide Laezza, che hanno dimostrato vicinanza alla parrocchia e alla comunità.

Oltre ai volontari, è stato fondamentale il contributo di strutture alberghiere, compagnie navali, aziende agricole, commercianti e attività di ristorazione, che hanno aperto le loro porte e collaborato alla realizzazione dell’evento con generosità e spirito di condivisione.

Arte e cultura hanno arricchito la celebrazione grazie alle associazioni locali, ai cori e alla corale, che hanno offerto momenti di bellezza e riflessione. Particolarmente emozionante è stato il musical sulla vita di San Vito, realizzato con passione e talento, trasformando la scena in un vero annuncio di fede.

Don Cristian ha voluto rivolgere un pensiero a coloro che hanno donato non il superfluo, ma tutto ciò che avevano, ricordando che la gratitudine è il segno distintivo di ogni discepolo di Gesù. Il suo invito finale è chiaro: cogliere il bello di questi giorni e lasciarsi trasformare dalla Parola di Dio, per riprendere il cammino nella quotidianità della preghiera e della fede.

«Tutto quello che fate, in parole e in opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre» (Col 3,17).

La celebrazione si chiude con un sentimento di gratitudine e di speranza, con l’auspicio che l’esperienza vissuta possa continuare a illuminare il cammino della comunità.

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