In un tempo in cui le parole sembrano spesso svuotate di significato, una lettera arrivata nei giorni scorsi alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera dell’isola di Ischia ha riportato al centro ciò che conta davvero: la gratitudine, l’umanità, il coraggio.
“Non sempre è scontato dire grazie. Ma in questo caso mi sembrava d’obbligo” — così inizia la testimonianza di una cittadina che ha voluto ringraziare pubblicamente l’equipaggio intervenuto il 15 agosto scorso, in una situazione di emergenza che ha messo a rischio la vita dell’anziana madre.
“Talvolta accade che l’amore per il prossimo travalichi la propria missione. Mia madre deve la vita all’equipaggio della Guardia Costiera: oggi posso ancora abbracciarla.”
Parole che toccano il cuore, che raccontano un gesto di salvataggio non solo come atto tecnico, ma come espressione profonda di dedizione e responsabilità. In quel momento di pericolo, la Guardia Costiera ha dimostrato ancora una volta il suo attaccamento al dovere, ma soprattutto la sua capacità di agire con umanità e solidarietà.
Questa lettera, semplice e sincera, è diventata simbolo del valore silenzioso di chi ogni giorno veglia sul mare e sulla vita delle persone. È un tributo a chi non cerca riconoscimenti, ma li merita tutti.
La Capitaneria di Porto di Ischia ha scelto di condividere questo messaggio con la comunità, perché il ringraziamento di una figlia è anche il ringraziamento di un’intera isola.
Un gesto che ci ricorda che dietro ogni divisa c’è un cuore, e che il servizio pubblico, quando è vissuto con passione, può fare la differenza tra la paura e la speranza.
