Ischia piange la scomparsa di Salvatore D’Ambra, figura storica del Panificio Boccia di Ischia Ponte, punto di riferimento per generazioni di isolani e visitatori. Con i fratelli Antonio e Giovanni, Salvatore ha incarnato l’anima di un mestiere antico, trasformando il pane in un simbolo di identità, memoria e comunità.
Lo staff del panificio, con profonda commozione, ha voluto ricordarlo con parole semplici ma cariche di affetto: «Con i fratelli Antonio e Giovanni, Salvatore ha custodito e tramandato l’antica arte del panificare, facendo del panello di Boccia un profumo, un gesto, una memoria conosciuta a Ischia e oltre il mare. Ciao Zi Totor».
Numerosi i messaggi di cordoglio giunti in queste ore. Tra questi, le parole di Gianni Sasso: «Un Mito non morirà mai. La sua Arte sarà per sempre impressa nella mente di chi ha saputo apprezzare, in questi decenni, uno dei simboli dell’isola d’Ischia. Buon viaggio Maestro. Un abbraccio caloroso ai Familiari».
Toccante anche il ricordo di Sandra Malatesta, che ha voluto sottolineare il valore umano e familiare di Salvatore: «Era anche lui un Boccia, uno dei tre fratelli che impararono a creare un pane dal sapore unico e speciale. Tanta fatica fin da ragazzi ma sempre così sereni e buoni. Salvatore, uomo di poche parole, cercava sempre di non comparire, anche se loro possiamo dire appartenevano a tutti con quei panelli caldi portati tra le braccia come trofei. La famiglia D’Ambra, con capostipite il loro papà Luigi, è da sempre sinonimo di brave persone. Salvatore riposa in pace. Condoglianze alla moglie, ai figli con le loro famiglie e a tutti i parenti».
La comunità di Ischia si stringe attorno alla famiglia D’Ambra, riconoscente per l’eredità di passione, lavoro e umanità che Salvatore ha lasciato. Un uomo semplice, silenzioso, ma capace di parlare a tutti con il profumo del pane.










