venerdì, Novembre 14, 2025
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Ischia, reti illegali a Sant’Angelo in area marina protetta: fondali di nuovo liberi



L’intervento della Guardia Costiera, al comando di Antonio Magi, in collaborazione con l’ente parco: gli attrezzi da pesca, in zona vietata, minacciavano la biodiversità

Tre reti da pesca per un totale 400 metri e cinque nasse, attrezzi calati sui preziosi fondali di una delle zone più pregiate dell’area marina protetta Regno di Nettuno, a Sant’Angelo d’Ischia, in zona B.N.T., dove vige il divieto assoluto di prelievo di specie ittiche. Un nuovo importante sequestro è stato effettuato dalla Guardia Costiera di Ischia, al comando del tenente di vascello Antonio Magi, nelle scorse ore. Attrezzi calati illegalmente che costituivano un potenziale danno ambientale in un ecosistema particolarmente ricco e che, in seguito alla preziosa segnalazione dell’ANS Diving, sono stati recuperati con l’aiuto di un pescatore locale e saranno ora distrutti, mentre è aperta un’inchiesta volta a individuare i responsabili dell’attività di bracconaggio. Le attività di recupero delle reti sono state integralmente riprese, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze delle attività illecite di pesca. “Ancora una volta la sinergia tra le varie parti ha funzionato a perfezione, a tutela della biodiversità e della salute del nostro mare”, commenta il direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio.
Nelle scorse ore, con un altro intervento, la guardia costiera ha proceduto al sequestro di due fucili da pesca illecitamente utilizzati in area marina protetta, a Forio.

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