Nella giornata di ieri venerdì 26 settembre l’isola d’Ischia è stata teatro di una partecipata manifestazione per la pace, con migliaia di persone che hanno sfilato contro il massacro in Palestina. Il corteo, partito da Piazza Antica Reggia nel comune di Ischia e conclusosi al Piazzale Aragonese, ha visto la presenza di cittadini, associazioni, istituzioni e rappresentanti religiosi. Tra i momenti più intensi, l’intervento della docente Souzan Fatayer, voce della comunità palestinese in Campania.






Promossa dall’associazione “Ischia per la Palestina” con il sostegno dei comuni di Ischia e Forio e della Diocesi, l’iniziativa ha denunciato le oltre 65.000 vittime causate dall’offensiva israeliana su Gaza dal 7 ottobre 2023. Le immagini di ospedali distrutti e famiglie annientate hanno spinto la comunità isolana a mobilitarsi.
Numerosi insegnanti e studenti hanno partecipato con cartelli che invocavano il diritto alla vita e l’educazione alla pace. La Diocesi ha ribadito l’importanza di costruire una cultura pacifica partendo dalle scuole e dalla formazione.


Nel frattempo, la missione umanitaria Global Sumud Flotilla prosegue il suo viaggio verso Gaza, nonostante gli attacchi subiti in acque internazionali. Gli attivisti, determinati a rompere l’assedio, continuano a trasportare aiuti essenziali.
Sul piano diplomatico, si registrano segnali di apertura: i presidenti Erdogan e Trump hanno annunciato un possibile cessate il fuoco, mentre cresce il numero di Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina.
“Ischia ha dimostrato che anche una piccola comunità può essere simbolo di resistenza morale,” hanno dichiarato i sindaci locali. “Ogni passo è speranza, ogni voce è umanità .”
In un mondo lacerato dai conflitti, l’isola ha scelto di camminare unita per dire: mai più genocidi, mai più silenzi, mai più indifferenza.