martedì, Settembre 2, 2025
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Ischia, le Troiane in scena alla Torre del Molino: il Liceo Buchner chiude il laboratorio teatrale



Alla Torre del Molino di Ischia, gli studenti del Liceo Buchner portano in scena il dramma di Euripide, LE TROIANE.

Con lo spettacolo, diretto da Salvatore Ronga, si conclude il laboratorio “C’era una volta il mare”, nell’ambito del progetto di Scuola Viva “Impara l’arte e mettila in barche”.

Giovedì 4 settembre, alle ore 21:00, con replica alle ore 22:00, nei giardini della Torre del Molino di Ischia ci sarà la rappresentazione del dramma di Euripide, Le Troiane. Con questo spettacolo, diretto da Salvatore Ronga, si conclude il laboratorio teatrale “C’era una volta il mare”, tutor la Prof. Concetta Lauro.

In scena, un gruppo di donne al cospetto del mare. Alle spalle, le macerie della città di Troia, distrutta dopo dieci anni di guerra. Presto le navi dei vincitori salperanno per fare ritorno in Occidente, portando con sé le prigioniere.  

L’azione si svolge davanti agli occhi degli spettatori, travalica i confini di spazio e di tempo per diventare dramma universale, dramma di ieri e di oggi. Allo stesso modo, Ecuba, Cassandra, Andromaca ed Elena sono personaggi che, pur conservando la propria individualità, assurgono al ruolo di archetipi femminili, i cui destini attraversano la Storia.

Il prologo è affidato alle divinità, Poseidone e Atena, che, colpite dall’empietà dei crimini commessi dai vincitori, decidono di punirli, rendendo penoso e tragico il loro viaggio di ritorno. Euripide apre il suo dramma consegnando agli spettatori una certezza, e cioè che le vittime riceveranno giustizia, diversamente da quanto spesso accade nella realtà di tutti i giorni.

Con uno straordinario ribaltamento di prospettiva narrativa, il drammaturgo dà voce ai vinti, ai barbari, a coloro che sono dall’altra parte del confine. Un monito alto, il suo, che racchiude anche il senso più profondo del fare teatro: lo sforzo di immedesimarsi nell’altro, nonché la necessità di riconoscere dignità umana a tutti, anche a coloro che consideriamo nemici.

Da qui nasce l’idea, nell’allestimento, di far recitare al coro delle prigioniere i versi originali in greco antico, una lingua che oggi ci appare lontana e distante, cercando nel ritmo e nella suggestione sonora una nuova forza espressiva.

“Questa importante iniziativa”, dichiara la Dirigente del Liceo Buchner, Assunta Barbieri, “rientra nel programma di attività del progetto di Scuola Viva “Impara l’arte e mettila in barche”, giunto quest’anno alla sua seconda annualità. È un’esperienza di arte e di teatro che coinvolge studenti del Liceo e giovani già diplomati, un’esperienza per raccontare il presente che impegna la scuola nel suo ruolo di risorsa culturale aperta alla comunità e al territorio”.

L’ingresso è libero.

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