La ricostruzione post-sisma a Ischia cambia passo e si fa concreta. Con il decreto commissariale n. 2270, firmato dal Commissario Straordinario Giovanni Legnini, si avvia una fase operativa decisiva: non piĂą solo contributi e progetti approvati, ma verifiche tecniche sul campo per accertare la corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente realizzato.
Il calendario dei sopralluoghi è partito il 1° settembre da Casamicciola Terme, epicentro simbolico del sisma. In via Castanito, due squadre di tecnici hanno ispezionato altrettanti immobili: alle 15 l’ingegnere Maria Luisa Parisi e il geologo Andrea Silvidio, alle 17 l’ingegnere Ivan Di Pompeo e il dottor Mario Servilio. Le verifiche consistono nel confronto tra i progetti depositati e lo stato reale delle opere, con acquisizione di documentazione fotografica e misurazioni a campione. Ogni sopralluogo si conclude con un verbale che può avere esito positivo, parzialmente negativo (con prescrizioni) o negativo (con proposta di revoca del contributo).
Il decreto impone controlli postumi su almeno il 20% degli interventi già conclusi, ma il piano è destinato ad ampliarsi, includendo anche cantieri in corso e pratiche chiuse. L’obiettivo è chiaro: garantire che ogni euro pubblico sia speso correttamente e che ogni edificio ricostruito rispetti criteri di sicurezza, trasparenza e legalità .
La macchina dei controlli è partita, e con essa una nuova visione della ricostruzione: non più solo muri rialzati, ma fiducia ricostruita. Il decreto n. 2270 non è solo un atto tecnico, ma un segnale forte: la rinascita dell’isola passa anche dalla verifica rigorosa di ogni intervento.