Si è chiusa ad Ischia Ponte, sotto un cielo di stelle e riflessi colorati sul mare, la 93esima edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna, l’appuntamento più atteso e amato dell’estate ischitana. Un rito collettivo che ogni anno rinnova il legame profondo tra il mare, la tradizione e l’anima dell’isola. E quest’anno, più che mai, la festa ha saputo parlare al cuore con la partecipazione delle quattro opere d’arte che hanno letteralmente danzato sull’acqua raccontando con musiche, narrazioni, balli e canti, storie e ricordi.
La baia di Cartaromana, incorniciata dalle incantevoli luci riflesse sul borgo e sul castello aragonese e dal silenzio sospeso dell’attesa, ha accolto migliaia di spettatori giunti da ogni dove, italiani e “forestieri”. Le strade di Ischia Ponte si sono così riempite di volti, di voci, di emozioni sin dalle prime ore del pomeriggio, assiepati su scogli, imbarcazioni e terrazzi. E quando le barche allegoriche hanno iniziato a sfilare, introdotte dall’elegante, brillante e capace conduzione di Mariagrazia Nicotra e Beppi Banfi, il tempo sembrava essersi fermato.
Notevole l’intermezzo musicale della band composta dall’interprete Francesco Viglietti, dalla cantante Marianita Carfora accompagnati dalla band composta da Luigi Tirozzi al pianoforte, Domenico Fiscale alla Batteria e Pasquale Termini al violoncello, che hanno saputo rievocare con maestria le melodie classiche del repertorio napoletano. Brillante l’intermezzo tra il pubblico dell’ospite Nicolò De Devitiis, conduttore e giornalistache con la sua incursione tra il pubblico ha saputo coinvolgere e rendere partecipe il vasto pubblico.
Difficile il compito dell’autorevole giuria presieduta dalla dottoressa Lucia Fortini Assessora alla Scuola e Politiche Giovanili della Regione Campania, e composta da: Simona Balducci, Responsabile del Reparto Costruzioni Sceniche di Cinecittà, Nicolò De Devitiis, giornalista e conduttore televisivo, Adriana De Manes, vicedirettrice dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, Rocco Barocco (stilista) e Cristina Donadio, attrice che così si è espressa al termine della sfilata delle quattro barche allegoriche.
A conquistare il primo posto è stata l’Associazione L’Isola dei Misteri di Procida, con l’opera “Non dimenticare di essere stato bambino”, che si è aggiudicata anche cinque premi collalterali: Premio Mario Mazzella, Premio Nerone, Premio del pubblico “Domenico Di Meglio”, Premio Andrea Di Massa e Premio Social.

Un titolo che è già poesia, un invito gentile e profondo a riscoprire quella parte di sé che spesso si perde nel rumore del mondo. La barca, con il suo allestimento delicato e visionario ispirato al bozzetto degli studenti del progetto Scuola Viva “Alice nel paese delle Meraviglie”, ha evocato sogni, ricordi, stupore. Ha parlato di infanzia non come età, ma come stato dell’anima. E ha ricordato a tutti che la meraviglia è una scelta, che la memoria è un dono, che restare bambini è un atto di resistenza alla disillusione.

Il pubblico ha accolto il messaggio con commozione, la giuria con convinzione. Procida ha conquistato Ischia non solo con la bellezza della sua creazione, ma con la forza di un pensiero che unisce e consola.
Al secondo posto si è classificata la barca allegorica dell’AMP Regno di Nettuno e Forio, con l’opera “
Karol, un santo venuto ad Ischia: ascolta, accogli, ama!”, diretta artisticamente dal Maestro Gaetano Maschio.

Un tributo intenso e spirituale a Papa Giovanni Paolo II, che ha saputo emozionare il pubblico con la forza del suo messaggio e la profondità della sua visione. L’allestimento ha raccontato il legame tra il Santo e l’isola, evocando i valori dell’ascolto, dell’accoglienza e dell’amore universale. Un’opera che ha unito fede, memoria e bellezza, trasformando la baia di Cartaromana in un luogo di riflessione e spiritualità.
La direzione artistica del Maestro Maschio ha guidato con sensibilità e rigore ogni dettaglio, dando vita a una narrazione visiva potente e armoniosa. Il secondo posto è il riconoscimento di un lavoro che ha saputo toccare l’anima della festa e quella degli spettatori e che ha voluto con forza onorare la memoria del giovane Mariano Feliciello scomparso prematuramente.
Al terzo posto troviamo “Pianofortissimo, omaggio a Renato Carosone” a cura dell’Ass. Il Palmento, che si è aggiudiacata il Premio Funiciello dedicato al miglior bozzetto.
Con la direzione artistica di Maurizio Ronsini, le coreografie a cura di Rita Buono e i dipinti Tea Costa si è dato il via ad una rappresentazione che ha permesso di fare un tuffo nell’energia travolgente degli anni’50, tra musica, danza e scenografie sorprendenti.

L’Associazione Cantastorie del Torano di Piedimonte Matese con la barca allegorica dal titolo: “Tra mare e monti e il Santo dalle Cento Pezze” al quarto posto ha voluto essere un omaggio vibrante e commosso a San Giovanni Giuseppe della Croce, Santo Patrono dell’Isola d’Ischia, in una realizzazione scenica che ha intrecciato memoria e poesia.
Un’opera, con la direzione artistica di Michele Schiano, nasce dal cuore dell’Appennino e solca il mare, portando con sé il respiro antico di un legame silenzioso ma eterno: quello tra Piedimonte Matese e Ischia. Un filo invisibile li unisce da secoli, teso tra monti e mare, tra radici contadine e orizzonti marinari. Un filo cucito con la fede, il sudore, i canti, la legna dei carbonai e il sale dei pescatori.
Una zattera dell’anima che ha saputo navigare nel tempo e nelle storie, tra ‘ndrezzate, acquedotti, e preghiere bisbigliate tra i vicoli. I Maestri Falegnami Fatone di Piedimonte Matese hanno dato forma al sogno con mani antiche e sapienti vissuto da migliaia di persone nell’incanto della baia in una serata ricca di suggestioni.

Accorato l’intervento del primo cittadino di Ischia, Enzo Ferrandino che a conclusione di un evento che ha contribuito a scrivere un altro capito della Festa di Sant’Anna afferma:
«È stata una bellissima serata. L’atmosfera della Baia di Cartaromana riesce sempre a incantare chi ha la fortuna di vivere questo momento. Nonostante il rinvio dovuto alle condizioni meteo avverse, che ci ha costretti a spostare la celebrazione dal giorno di Sant’Anna, tutte le emozioni legate a questa tradizione della nostra comunità hanno profondamente colpito i numerosi ischitani e soprattutto i turisti presenti, sia a terra che in mare.
Le barche sono state tutte ben allestite e siamo riusciti a rispettare i tempi, vivendo con grande attesa ed emozione l’incendio del Castello e i fuochi piromusicali, che in questa edizione si sono rivelati particolarmente spettacolari. Siamo onorati di aver avuto in giuria ospiti di rilievo e di essere riusciti a migliorare ulteriormente la notorietà della festa sui social.
Ringrazio tutta la macchina organizzativa, le associazioni, le forze dell’ordine, i volontari e tutti coloro che, con grande impegno e sacrificio, si adoperano per la riuscita di questa festa unica al mondo».
«Con gli occhi ancora intrisi di meraviglia – ha dichiarato l’Assessore al Turismo e Grandi Eventi Luigi Di Vaia – salutiamo la conclusione di questa straordinaria edizione della Festa di Sant’Anna, che anche quest’anno ha saputo richiamare migliaia di turisti, confermandosi uno degli appuntamenti più iconici e attrattivi del Mediterraneo. La baia di Cartaromana, gremita di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, è stata il cuore pulsante di un evento che unisce arte, tradizione e identità.Ma ciò che più mi emoziona – ha aggiunto Di Vaia – è il passaggio di testimone ai giovani costruttori, che con entusiasmo, talento e rispetto per la storia hanno saputo raccogliere l’eredità di chi ha fatto grande questa festa. Vederli all’opera, tra sogni e fatica, è il segno più bello che la Festa di Sant’Anna ha un futuro vivo, creativo e condiviso. È da qui che si costruisce la continuità, ed è da qui che Ischia parla al mondo. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa edizione indimenticabile e sicura: le associazioni, i volontari, gli artisti, i tecnici, la Polizia Municipale, le Forze dell’ordine, la Protezione Civile, la macchina organizzativa e soprattutto il pubblico, che con la sua presenza ha reso ogni momento ancora più speciale. La Festa di Sant’Anna non è solo uno spettacolo: è un racconto collettivo, una celebrazione dell’anima dell’isola, e un ponte tra generazioni. E Ischia, ancora una volta, ha saputo raccontarsi con grazia e potenza.»
A suggellare una serata già carica di suggestioni e bellezza, è stata la spettacolare simulazione dell’incendio del Castello Aragonese, un momento scenografico di grande impatto che ha trasformato la baia in un palcoscenico di luce e stupore. Le mura antiche, avvolte da giochi di fuoco e fumo, hanno rievocato epoche lontane, mentre la musica scandiva ogni esplosione con ritmo e intensità.
Subito dopo, i fuochi piromusicali hanno illuminato il cielo sopra Ischia con una coreografia di colori e suoni che ha lasciato tutti con il naso all’insù. Un crescendo di emozioni, tra applausi e silenzi rapiti, che ha chiuso la 93esima edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna nel modo più spettacolare possibile: una festa che ha saputo parlare al cuore, celebrare la tradizione e regalare meraviglia che resterà nella memoria collettiva.