sabato, Aprile 20, 2024
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ISCHIA, ECCO IL “FOCOLAIO” DEI MASOCHISTI ISOLANI. LA VERITA’ SUI CONTAGI ISCHITANI

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E’ più forte di noi, quel sentimento radicato nell’identikit dell’ischitano chiacchierone, complottista e criticone emerge fuori sempre nei momenti più delicati. Ci ha accompagnato, dobbiamo dirlo, sin dal primo momento della pandemia, anche perchè poi il chiacchiericcio di paese in una località piccola come l’isola d’Ischia è il pane quotidiano. Sul covid ne abbiamo sempre sentite di tutti i colori, in un senso e nell’altro. Semplificando, siamo stati accusati di nascondere i positivi quando spiegavamo che i positivi erano pochi e siamo stati accusati di gonfiare il numero di positivi per spaventare la gente quando spiegavamo che i casi erano tanti. Siamo stati accusati di parlare sempre di covid quando dicevamo che l’isola non era ancora covid free e siamo stati accusati di nuovo di nascondere i positivi quando abbiamo spiegato che l’isola non aveva più contagi. A chi dice che non dare le informazioni alimenta le voci false, abbiamo sempre risposto che le voci false ci sono sempre state e ci saranno SEMPRE.

Epperò la differenza tra un organo di informazione e una riunione di pettegoli è proprio che l’organo di informazione deve dare numeri precisi e avere fonti sicure e al di là dei numeri descrivere quello che è realmente il quadro della situazione. Anche la comunicazione è cambiata in questi mesi. Nella prima ondata, un solo positivo faceva notizia e abbiamo raccontato vita, morte e miracoli degli sviluppi dei primi 86 contagiati nella prima ondata della pandemia. Il primo cambiamento c’è stato nella seconda ondata, quando vuoi per l’avanzata del virus anche al sud (nella prima ondata si è sviluppato prevalentemente al nord), vuoi per la rapidità con cui si è cominciato a fare i tamponi, 80 positivi potevi averli anche in un giorno. Tant’è che i positivi tra seconda e terza ondata sono arrivati a sueprare quota mille ed inevitabilmente – come dicevamo prima – è cambiata la comunicazione. Un positivo non faceva più notizia ed era impossibile ricostruire i contagi. Ecco perchè l’aggiornamento che davamo tutti i giorni, lo abbiamo dato per tutta la durata della seconda e terza ondata una volta a settimana.

L’altro aspetto che va chiarito è, appunto, relativo alla fonte dei dati. Anche qui una serie di leggende metropolitane alimentate purtroppo anche da protagonisti dell’informazione, spesso insinuano censure di dati o altre stupidaggini. Il problema comunicazione, l’ASL Napoli 2 Nord lo ha sempre avuto e in parte continua ad averlo. Nella prima ondata non ha mai e sottolineamo mai elaborato un report, ma si limitava a fornire singole comunicazioni di positivi ai vari comuni. I comuni interpellati da chi decideva di svolgere il proprio lavoro in maniera professionale, comunicavano quelli che erano i propri calcoli e si arrivava all’elaborazione del report giornaliero. Nella seconda fase, per un periodo l’ASL ha cominciato ad elaborare un resoconto, che però mancava di dati importanti e aggiornava forse una volta a settimana sul numero di positivi (senza dire quanti erano guariti, quanti nuovi casi ecc.). Ad un certo punto è stato sospeso quel report e non è mai stata data una fonte ufficiale sui dati dei comuni in generale (non dell’isola, ma di tutti i comuni di competenza della Napoli 2). Dopo lamentele, richieste di trasperenza, la regione è arrivata alla creazione della piattaforma SINFONIA, una piattaforma che, seppur dopo mesi di rodaggio, piano piano ha cominciato a rappresentare un punto di riferimento per i comuni. Ad oggi infatti, ciascun comune si collega con proprie credenziali e si aggiorna sui dati. Dati che negli ultimi mesi sono sempre stati messi a disposizione dell’Associazione Ingegneri Isola d’Ischia che, in collaborazione con NUVOLA TV, ha provveduto ad incrociare e sommare, dando report complessivi sulla situazione isolana (perchè, ve lo ricordiamo, abbiamo sempre sei comuni e sei situazioni diverse). Non è mai stato nascosto nulla, semplicemente non si può rincorrere ogni giorno l’inciucio di paese.

Ritornando alla situazione covid oggi sull’isola d’Ischia, per circa un mese l’isola non ha registrato nuovi contagi. I primissimi casi sono stati registrati a metà luglio, mentre una nuova ondata di contagi si è innescata dopo il 20 luglio, esattamente come sta succedendo non solo in tutta Italia, ma in tutto il mondo. Anzi, il numero di casi (ad oggi circa 60) rapportato al numero di ischitani e turisti presenti sull’isola in questo periodo, è pure un “lusso”. E soprattutto, quello che fa ben sperare, è il numero di ricoverati: appena due, nessuno in terapia intensiva! I due ricoverati, tra l’altro, sono anche non vaccinati. I circa 60 contagi sono riconducibili sostanzialmente ad alcuni focolai familiari, ad un piccolo focolaio nel Banco di Napoli ad Ischia (cinque dipendenti positivi diversi giorni fa) e un focolaio che riguarda il mondo della movida; prevalentemente giovani, bambini e non vaccinati. E’ chiaro che bisognerà capire quali saranno gli sviluppi del contagio che oggi cresce, ma in proporzione per ora sembra non aumenti il numero dei ricoverati. Ed essendo Ischia vaccinata per oltre il 70% della popolazione totale, c’è la possibilità di capire se effettivamente i vaccini avranno un effetto positivo sulla riduzione delle ospedalizzazioni. Ora vi chiederete: E perchè non state dando i dati? “. Semplicemente perchè da quando è ripreso il contagio, stiamo riprendendo tutta la macchina organizzativa per la raccolta e l’elaborazone dei dati e soprattutto perchè è giusto oggi capire che non conta più aggiornare ogni giorno o ogni settimana su quanti casi ci sono, ma se rispetto all’aumento dei casi, si affolla anche l’ospedale Rizzoli; questo è il pericolo più grande che bisogna attenzionare. Questione di giorni e sapremo dare riferimenti precisi, su quanti, da quando e come si stanno dividendo i contagi. Perchè dire “oggi ci sono 10 positivi, oggi ci sono 3 positivi, oggi ci sono due positivi” non ha più senso e soprattutto non serve a nulla. Abbiamo un ruolo di responsabilità e continueremo ad esercitarlo per il bene della comunità e non per alimentare la pancia degli ischitani come, purtroppo, fa qualcuno anche per interessi politici.
Vogliamo chiudere con l’esempio lampante di quanto accade oggi. Un articolo di un sito sconosciuto dice che c’è un maxi (?)focolaio a Ischia tra giovani, senza specificare quanti sono, dove sono e come stanno. Nell’articolo poi si parla di tutt’altro. E’ questa l’informazione che vogliamo? Se diciamo oggi, così, senza alcune specifica, senza dati incrociati, che ci sono circa 60 positivi, che informazione abbiamo dato? Chi abbiamo accontanto? Chi magari diceva tre settimane fa che a Ischia c’erano oltre 100 positivi (altra leggenda metropolitana).

In conclusione, chi vuole informarsi sulla realtà dei fatti, sarà messo in condizioni di farlo, sempre, nel bene e (speriamo di no!) nel male. Chi invece gode del diffondere false notizie, criticare, accusare e fare del male alla nostra isola, allora è libero di continuare a seguire i propri mentori. Semplicemente masochisti isolani, è di quelli c’è un focolaio veramente MAXI.

Vincenzo Agnese

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