Ad Ischia, un atto amministrativo ha segnato un piccolo ma significativo passo verso un futuro più sostenibile Con la determinazione n. 3057, firmata digitalmente dalla responsabile del Servizio SUAP – Demanio, Paola Mazzella, il Comune ha concesso alla società Enel X Way Italia Srl l’occupazione permanente di due aree pubbliche per l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
La richiesta, avanzata mesi prima dal legale rappresentante della società, Simone Tripepi, ha seguito un iter articolato: istanze protocollate, integrazioni documentali, pareri tecnici e una convenzione firmata a fine ottobre. Dopo un’attenta valutazione, l’amministrazione comunale ha deciso di accogliere parzialmente la proposta, autorizzando l’installazione di due delle tre colonnine inizialmente previste.
Le aree interessate sono due parcheggi strategici: uno nei pressi del cimitero in località Cartaromana e l’altro in via Leonardo Mazzella. Entrambi gli spazi, di 37,5 metri quadrati ciascuno, saranno occupati fino al 31 dicembre 2029. Ma con una condizione chiara: nessuna installazione fissa. Le strutture dovranno essere facilmente smontabili, nel rispetto dell’ambiente urbano e della sicurezza di pedoni e automobilisti.
La concessione, esente dal pagamento del Canone Unico Patrimoniale grazie alle normative nazionali e alle delibere comunali, non comporta alcun onere per l’Ente. Tuttavia, impone al concessionario una lunga serie di obblighi: ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, prevenire rischi per la circolazione, evitare disturbi alla quiete pubblica e assumersi piena responsabilità per eventuali danni.
Il documento, pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune, rappresenta un tassello concreto nella transizione ecologica dell’isola. Un gesto amministrativo che, pur nella sua sobrietà burocratica, racconta una storia di cambiamento: quella di un territorio che guarda avanti, verso una mobilità più pulita e una città più vivibile.
E mentre i cittadini di Ischia si preparano ad accogliere le nuove colonnine, il futuro elettrico dell’isola inizia a prendere forma — un passo alla volta, tra le pieghe di un atto firmato in digitale ma carico di significato reale.
