Una giornata di profonda spiritualità e gratitudine ha animato la parrocchia di Sant’Antonio Abate in Ischia, dove si è celebrata la Santa Messa in occasione del 77° anniversario di ordinazione sacerdotale di Monsignor Camillo D’Ambra, figura storica e amatissima della comunità isolana.



Ordinato sacerdote il 18 luglio 1948 per dispensa papale a soli 23 anni, nel giorno della canonizzazione di San Camillo de Lellis, Don Camillo ha attraversato decenni di vita ecclesiale con umiltà, dedizione e profonda cultura. La sua prima messa fu celebrata nella Chiesa dello Spirito Santo ad Ischia Ponte, dando inizio a un lungo cammino al servizio della Chiesa e della comunità.
Sacerdote, storico e guida spirituale
Monsignor D’Ambra ha ricoperto numerosi incarichi: Prefetto del Seminario di Ischia, Cancelliere Vescovile, Parroco della Cattedrale, Canonico Penitenziere e Rettore dell’Arciconfraternita Santa Maria di Costantinopoli. Ma è anche riconosciuto come studioso e archivista*, autore dell’opera “Ischia tra Fede e Cultura”, pietra miliare per la storia religiosa dell’isola.
Una vita consacrata alla fede e alla memoria
Ancora oggi, nonostante l’età avanzata, Don Camillo continua a celebrare messa e ad accogliere fedeli nel confessionale, dispensando parole di conforto e saggezza. La sua figura è considerata un punto di riferimento per generazioni di ischitani, che lo definiscono “la perla del clero isolano”.
La celebrazione del 77° anniversario è stata un momento di raccoglimento e riconoscenza, in cui la comunità ha reso omaggio a un uomo che ha saputo incarnare con coerenza e passione il ministero sacerdotale, diventando custode della memoria e dell’identità spirituale dell’isola.