È iniziata con entusiasmo la terza edizione della rassegna “Coltivare il futuro 2025 – Il collezionismo botanico nei giardini sul mare”, ospitata nella cornice suggestiva del Museo Archeologico di Pithecusae – Villa Arbusto a Lacco Ameno. Un appuntamento che unisce scienza, arte e natura, coinvolgendo esperti da tutta Europa in un dialogo aperto sul valore dei giardini come luoghi di memoria, biodiversità e bellezza.
Il tema di quest’anno esplora il collezionismo botanico, una pratica che ha radici antiche e che ha contribuito alla creazione di giardini storici e contemporanei, veri e propri archivi viventi di specie rare e autoctone. I giardini sul mare, come quelli dell’isola d’Ischia, rappresentano un equilibrio delicato tra paesaggio naturale e intervento umano, dove la cura delle piante si intreccia con la tutela del territorio.




Durante il Day 1, iniziato con i saluti istituzionali del vice sindaco di Lacco Ameno Carla Tufano, l’intervento di Luca D’Ambra presidente di Federalberghi, si sono alternati interventi di studiosi, architetti, paesaggisti e curatori di giardini storici, tra cui rappresentanti di Villa d’Este, Giardino di Ninfa, Boboli e Hanbury, che hanno condiviso esperienze e visioni sul futuro della progettazione verde.


Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo educativo dei giardini e alla loro capacità di raccontare storie attraverso le piante, le geometrie e le relazioni con il paesaggio circostante.
Le fotografie di Antonello De Rosa hanno accompagnato la giornata, catturando momenti di confronto, scorci di verde e dettagli architettonici che rendono Villa Arbusto un luogo ideale per riflettere sul rapporto tra uomo e natura.




La rassegna proseguirà nei prossimi giorni con laboratori, visite guidate e tavole rotonde, coinvolgendo anche il pubblico in un percorso di consapevolezza ambientale e culturale. “Coltivare il futuro” non è solo un titolo, ma un invito a prendersi cura del presente per garantire bellezza e sostenibilità alle generazioni che verranno.
Un evento che conferma Ischia come crocevia di pensiero e paesaggio, dove il giardino diventa spazio di incontro, ricerca e poesia.