Un successo che brucia di consapevolezza: il regista ischitano Boris Molinaro dopo aver conquista il Teatro Argentina di Roma nell’ambito dell’Italia Green Film Festival, vincendo nella sezione “Fuoco” con il suo intenso cortometraggio “Gli Eredi del Fuoco”, approda con successo anche all’Ischia Global Festival.

Il premio a Roma arriva al giovane regista ischitano dopo una selezione tra oltre 600 opere da tutto il mondo, suddivise secondo i quattro elementi naturali.
Il film si ispira a due visioni contrapposte dell’isola di Ischia: da un lato la devastazione dell’incendio sul Monte Epomeo nel 2023, dall’altro l’immagine poetica dell’“isola di fuoco” emersa da un documentario dell’Istituto Luce degli anni’40. Queste visioni nutrono una riflessione universale sul rapporto tra uomo e natura, che nel film viene sviluppata in chiave simbolica, senza mai citare esplicitamente l’isola.



Molinaro ha presentato il film in una cornice di grande prestigio, alla presenza di figure eminenti del panorama artistico e istituzionale, come Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Franco Nero e Giuseppe Conte. Nel suo intervento di ringraziamento, il regista ha dichiarato:
“Stiamo trasformando il pianeta in una ‘isola di fuoco’, non nel senso originario di vita, ma in uno sempre più tragico di distruzione.”
“Gli Eredi del Fuoco” è in gran parte muto, affidando la potenza narrativa allo sguardo magnetico di Emanuel Pascale, attore protagonista, e all’elegante colonna sonora di Adriano Calicchio. La lavorazione ha richiesto un impegno straordinario, con riprese in luoghi impervi come l’eremo di San Nicola e i Pizzi Bianchi, e una troupe devota e talentuosa che ha reso possibile ogni scena.

Dopo Roma, il film ha trovato spazio anche al Global Film Festival di Ischia, dove è stato accolto calorosamente dal pubblico. Tra i presenti, anche il nonno del regista, Raffaele Buono, 93 anni, testimone commosso di un momento di profonda gioia.

In chiusura, Molinaro ha invitato a riflettere sull’importanza della “lentezza”, un valore raro e prezioso nella società odierna. “Gli Eredi del Fuoco” non è solo un film, ma un grido silenzioso contro la distrazione e l’inerzia collettiva. Un’opera che brucia dolcemente, come solo il vero cinema sa fare.
©️ Elena Mazzella