Venerdì 14 novembre 2025, lo stadio Diego Armando Maradona di Napoli si è trasformato in un palcoscenico di memoria, sport e impegno civile. In occasione della “Staffetta di Miguel”, 41 studentesse e studenti dell’I.P.S. Vincenzo Telese hanno partecipato con entusiasmo e consapevolezza, unendosi a centinaia di giovani provenienti da scuole campane per ricordare la figura di Miguel Sánchez, atleta e poeta argentino, vittima della dittatura militare che insanguinò l’Argentina tra il 1976 e il 1983.
Miguel Sánchez non era solo un corridore. Era un giovane pieno di sogni, con la passione per la corsa su strada e il desiderio di partecipare alla prestigiosa gara di San Silvestre a San Paolo, in Brasile. Dopo aver realizzato quel sogno, l’8 gennaio 1978, Miguel fu prelevato dalla sua casa da uomini armati. Da quel momento, non si seppe più nulla di lui. Miguel divenne uno dei tanti “desaparecidos”, vittime di un regime che perseguitava chiunque osasse esprimere libertà, speranza, o semplicemente umanità.
La poesia come resistenza
Miguel scriveva versi. Versi che parlavano di pace, di amicizia, di sport come ponte tra i popoli. Uno dei suoi componimenti più celebri, “Per te atleta”, è diventato simbolo di resistenza e di bellezza contro la brutalità del potere. In quei versi, Miguel celebra l’atleta come messaggero di pace, come figura che unisce città e nazioni, che corre per costruire, non per distruggere.
“Per te, atleta
che disprezzi la guerra e aneli alla pace.”
Parole che, per la dittatura argentina, erano troppo. Troppo libere. Troppo vere. Troppo pericolose.
🕊️ Una staffetta per non dimenticare
La partecipazione degli studenti dell’I.P.S. Vincenzo Telese alla “Maratona al Maradona” è stata molto più di un evento sportivo. È stata una dichiarazione di memoria e di impegno. Correre nel nome di Miguel significa portare avanti il suo messaggio, far vivere la sua voce, trasformare il gesto atletico in atto politico e umano.
I giovani atleti hanno ricordato Miguel come sportivo, come poeta, come testimone della resistenza, come alfiere della pace. Insieme, hanno dimostrato che la memoria non è solo un esercizio del passato, ma una forza che può cambiare il presente.
In un mondo che ancora oggi conosce ingiustizie e repressioni, il ricordo di Miguel Sánchez è un faro. E i ragazzi dell’I.P.S. Vincenzo Telese, con le loro gambe, il loro cuore e la loro coscienza, hanno acceso quel faro. Perché la corsa non si ferma. Perché la libertà, come lo sport, è movimento. È resistenza. È incontro.














