venerdì, Ottobre 17, 2025
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Chiusa nel cimitero di Barano: “Mi sono attardata a salutare i miei cari”. E sui social scatta l’ironia



BARANO D’ISCHIA – “Mentre fantasticavo stu pensiero, s’era già fatta quasi mezzanotte…”: le parole immortali di Totò nella sua celebre “Livella” sembrano descrivere perfettamente l’episodio vissuto da Anna Maria Agostino, rimasta chiusa nel cimitero di Piedimonte dopo essersi attardata a salutare i propri defunti.

A raccontarlo è lei stessa, con ironia, in un post condiviso sui social: “Mi sono attardata a salutare i miei trapassati (e menomale che non sono arrivata al loculo dove è Francois, l’ho salutato ad alta voce da lontano) e Armando aveva già chiuso ed era andato via. È dovuto tornare indietro per riaprire. Ma non mi sono preoccupata. Bisogna avere paura dei vivi…”.

Un episodio che ha suscitato simpatia e anche qualche racconto simile da parte di altri cittadini. Come quello di una donna che, tempo fa, si è ritrovata chiusa nel cimitero di Lacco Ameno: “Ero andata a trovare mio nonno, ma il cancello è stato chiuso mezz’ora prima. La campanella non funzionava, il custode se n’era andato senza avvisare. Non avevo con me il cellulare, avevo lasciato tutto in macchina. Per fortuna sono arrivati due turisti inglesi che hanno avvisato i miei al bar e hanno chiamato i vigili, che sono venuti ad aprirmi”.

Storie che fanno sorridere, ma che sollevano anche interrogativi sull’organizzazione e la comunicazione nei luoghi pubblici, soprattutto quelli così delicati come i cimiteri. Perché, come ricorda la stessa Agostino, “i morti non fanno paura, ma un po’ di attenzione in più non guasterebbe”.

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