CETARA (SA) – Un colpo da maestro, una cattura che ha dell’incredibile: una ricciola da ben 45 chilogrammi è stata pescata nei giorni scorsi nelle acque cristalline di Cetara, gioiello della Costiera Amalfitana. L’esemplare, una maestosa Seriola dumerili, è stato ribattezzato la “regina del mare” e ha lasciato senza fiato esperti e appassionati.
A compiere l’impresa è stato un pescatore sportivo del posto, che ha agganciato il gigantesco pelagico con la tecnica della traina. Un trofeo eccezionale, certo, ma anche un segnale inequivocabile: il mare di Cetara è vivo, pulsante, rigenerato. E lo dimostra con creature di queste dimensioni, tornate a popolare le acque grazie a una serie di progetti di tutela ambientale messi in campo negli ultimi anni.
Il sindaco Fortunato Della Monica, visibilmente emozionato, ha commentato: “Dinanzi alla cattura di esemplari di queste dimensioni, gente di mare come noi non può non emozionarsi. Ma al di là dei sentimenti, c’è la consapevolezza che il solco tracciato è quello giusto”.
Cetara non è solo un borgo marinaro: è un laboratorio di sostenibilità, dove la pesca tradizionale convive con l’innovazione. Dalla Colatura di Alici Dop al nuovo mercato ittico, passando per sistemi di depurazione all’avanguardia e l’impiego di tecnologie come lo “spazzamare”, il comune ha messo in campo una strategia integrata per proteggere il suo habitat marino.
E i risultati si vedono. Le ricciole, come quella da record appena pescata, tornano a crescere nelle acque della Costiera. I piccoli pescatori vengono sostenuti con reti selettive e politiche di transizione ecologica. E Cetara si conferma modello virtuoso di economia blu, dove il mare non è solo bellezza, ma futuro, identità e orgoglio.
Una cattura che diventa simbolo. Un pesce che racconta una storia. Quella di un borgo che ha scelto di non arrendersi, di investire nel mare e di guardare lontano, verso un orizzonte fatto di rispetto, tradizione e innovazione.














