Un avvistamento straordinario nelle acque di Sant’Angelo d’Ischia ha riacceso l’attenzione sulla biodiversità marina del territorio. Un esemplare di foca monaca, uno dei mammiferi marini più rari del Mediterraneo, è stato ripreso mentre nuotava a pelo d’acqua, intento a nutrirsi, probabilmente di una murena.
Si tratta di un evento eccezionale, dato che non si registravano avvistamenti recenti di questa specie nelle acque di Ischia. Tonino Miccio, direttore del Regno di Nettuno, ha sottolineato l’importanza della presenza di questo mammifero, evidenziando come confermi la straordinaria ricchezza del mare e la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla tutela degli ecosistemi marini.
L’avvistamento a Ischia segue una serie di segnalazioni simili: nelle ultime settimane sono stati documentati altri tre avvistamenti di foca monaca nelle acque di Massa Lubrense e Capri. Gli esperti di Area Marina Protetta Punta Campanella e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), partner del progetto Life SeaNet per la tutela dei siti marini di Natura2000, hanno già avviato il campionamento di DNA ambientale, con l’obiettivo di raccogliere dati sulla presenza di questo animale nel Mediterraneo.
Grazie al contributo della citizen science, il video dell’avvistamento è stato condiviso da Checco Curci, battelliere della Cooperativa San Michele di Sant’Angelo, contribuendo alla diffusione di informazioni preziose per la ricerca.
La foca monaca è una specie protetta e le leggi ne vietano cattura, uccisione e disturbo. In caso di incontro, è fondamentale mantenere una distanza di sicurezza, evitare rumori e movimenti bruschi e non cercare alcun tipo di interazione.
Ogni avvistamento rappresenta una speranza per la conservazione della specie, sottolineando la necessità di preservare l’habitat naturale di uno degli ultimi grandi mammiferi marini del Mediterraneo.
