Matteo Salvini parla di Ischia e in particolare del medico ischitano. Una foto, il messaggio di un dottore che annuncia che un suo collega medico di Ischia è ormai fuori dalla rianimazione, grazie al plasma che lui ha inviato. La foto ovviamente ha fatto il giro del web che continua ogni giorno a litigare su “plasma sì, plasma no”, come se fosse una partita di calcio con le due tifoserie che litigano sul rigore all’ultimo minuto. Ma i tuttologi del web li conosciamo e non sta a noi certamente dire chi abbia ragione perchè non siamo ne’ medici, ne’ scienziati. Il nostro compito è fare informazione e noi l’avevamo fatta qualche giorno fa, quando abbiamo spiegato nel corso del nostro TG News che il medico ischitano in terapia intensiva era risultato negativo al COVID 19. Pur di salvarlo gli è stato somministrato sia il tocilizumab di Ascierto che la terapia sperimentale del plasma. Qualcosa (plasma compreso, soprattutto), sicuramente, ha funzionato. Un’informazione completa non può, tuttavia, omettere di dire che sì il dottore è negativo al COVID 19, ma è comunque in terapia intensiva (non covid) con importanti complicazioni dovute anche all’enorme tempo da cui purtroppo si trova a combattere in rianimazione. Il punto fondamentale è che, così come spiegammo qualche giorno fa, il nostro concittadino è tutt’ora in pericolo di vita, nella sostanza non è cambiato nulla se non la presenza del virus nel suo organismo; il virus è andato via, i danni che ha fatto no. Qualcuno si giustifica dicendo: “Ma il COVID non c’è più”. La domanda che ci poniamo e che poniamo a chi ci legge è: la sfida è combattere il covid e mettere +1 nella statistica dei pazienti “salvati” dal plasma (o da qualsiasi altra terapia sperimentale), oppure salvare la vita di una persona? Chissà se Salvini potrà risponderci, nel frattempo la notizia è che purtroppo il nostro medico è sempre lì a combattere e la strada è ancora tutta in salita.