Ieri sera la Basilica Pontificia di Santa Maria di Loreto a Forio si è trasformata in un grande cuore pulsante di memoria, fede ed emozione. Un luogo sacro che, per una sera, ha accolto non solo il pubblico delle grandi occasioni, ma anche le voci invisibili della storia foriana, richiamate dal canto, dalla musica e dal respiro del mare.




Con “Tra onde e campane: Forio, le radici, la devozione ed il canto del mare”, Gaetano Maschio e la Compagnia Fantasynapoli, con il patrocinio del Comune di Forio, nell’ambito del cartellone Natale a Forio, hanno donato alla comunità uno spettacolo intenso e profondamente identitario. Non una semplice rappresentazione, ma un vero rito collettivo, capace di unire passato e presente in un abbraccio carico di poesia.
Le vibranti melodie, la forza evocativa del teatro e la grazia della danza hanno composto un affresco vivo e vibrante, in cui Forio si è raccontata attraverso le storie dei suoi pescatori e contadini, delle famiglie, della devozione e delle tradizioni, che ancora oggi ne custodiscono l’anima. Ogni nota sembrava nascere dalle onde, ogni parola risuonare come un’eco di campane lontane, creando un dialogo profondo tra la natura e la spiritualità.
Il numerissimo pubblico, partecipe e commosso, ha seguito il viaggio con emozione sincera, riconoscendosi in quei racconti che parlano di sacrificio, devozione e amore per la propria terra. La Basilica, illuminata da suggestioni sceniche delicate e potenti al tempo stesso, è diventata spazio di memoria condivisa, dove il tempo sembrava sospeso.
“Tra onde e campane” ha ricordato a tutti che Forio non è solo un luogo, ma un racconto che continua a vivere grazie a chi lo custodisce e lo tramanda.
È il canto del mare che non smette di parlare, è il suono delle campane che ancora oggi unisce una comunità intorno alle sue radici più profonde.
Uno spettacolo che ha emozionato, coinvolto e lasciato un segno anche nei tantissimi Turisti, riaffermando la bellezza autentica di un territorio unico, dove la storia non è mai silenziosa, ma continua a vibrare nel cuore di chi sa ascoltarla.
Foto Vito Colella










