Gli uffici preposti al recupero dei crediti di EVI S.p.A. avranno la facoltà, una volta espletate le formalità previste dalla normativa di settore e indipendentemente dalle procedure di sospensione dell’erogazione idrica, di proporre all’organo amministrativo l’avvio di procedure concorsuali o giudiziali nei confronti degli utenti morosi. Tra queste rientrano l’istanza di liquidazione giudiziale, l’istanza di fallimento e qualunque altra azione utile al recupero del credito.
Questa previsione, contenuta nel nuovo Regolamento per l’espletamento delle attività di recupero dei crediti, rappresenta uno degli elementi più rilevanti del documento approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’EVI S.p.A. l’8 ottobre 2025, con entrata in vigore fissata al 1° gennaio 2026.
Un regolamento che recepisce le direttive ARERA
Il nuovo regolamento disciplina in modo dettagliato le attività di recupero dei crediti relativi al mancato pagamento delle fatture del Servizio Idrico Integrato da parte degli utenti con contratto attivo.
Si tratta di un adeguamento alle regole nazionali introdotte da ARERA con la deliberazione 311/2019/R/IDR (REMSI), che dal 2020 ha uniformato le procedure di gestione della morosità nel settore idrico.
Quando scatta la morosità
Un utente è considerato moroso quando non paga la fattura entro la scadenza e non usufruisce della rateizzazione prevista dalla normativa. In particolare:
- Se l’importo della bolletta supera dell’80% la media degli addebiti degli ultimi 12 mesi, l’utente può richiedere la rateizzazione entro 10 giorni dalla scadenza.
- Se la fattura supera del 150% la media annuale, il gestore deve applicare automaticamente la rateizzazione, allegando i bollettini per il pagamento rateale.
Dopo almeno 10 giorni dalla scadenza, in assenza di pagamento, EVI invierà un sollecito bonario tramite raccomandata o PEC.
Se il sollecito resta senza esito, e trascorsi almeno 25 giorni dalla scadenza, seguirà la costituzione in mora.
Se l’utente non paga né richiede la rateizzazione, EVI potrà procedere alla sospensione della fornitura, fino alla disattivazione del servizio in caso di morosità persistente.
Gli utenti domestici residenti riceveranno anche la comunicazione relativa all’impossibilità tecnica di installare un limitatore di flusso, con ulteriori 25 giorni di preavviso prima della sospensione.
Inoltre, chi ha una fornitura sospesa o disattivata per morosità non potrà richiedere nuovi allacci o volture fino alla completa regolarizzazione del debito.
Rateizzazione: condizioni, limiti e tutele
Il regolamento conferma la possibilità di richiedere la rateizzazione del debito, ma solo se ricorrono specifiche condizioni.
Requisiti della fattura
- Deve essere indicata come rateizzabile.
- Non devono essere trascorsi più di 10 giorni dalla scadenza.
Per le utenze domestiche residenti con ISEE entro la soglia del bonus sociale idrico, la rateizzazione è sempre concessa.
In caso di perdite idriche occulte, la fattura resta rateizzabile anche se riemessa con agevolazione.
Requisiti dell’utente
La rateizzazione non è concessa se:
- risultano fatture o rate scadute da oltre 10 giorni e non pagate;
- l’utente ha pagato in ritardo più di tre bollette negli ultimi 24 mesi.
Debiti oltre 15.000 euro
È necessaria una fideiussione bancaria o assicurativa, previa approvazione di EVI.
Durata e condizioni
- Durata massima: 12 mesi, estendibili a 24 mesi per utenti con ISEE entro la soglia del bonus idrico.
- Rate non cumulabili.
- Applicazione di interessi moratori e di rateizzazione.
- Decadenza dal beneficio in caso di mancato pagamento anche di una sola rata oltre 10 giorni.
La convenzione di rateizzazione ricorda inoltre che l’utente moroso non potrà ottenere nuovi allacci o volture e potrà essere soggetto a ulteriori procedure di recupero del credito, inclusa la sospensione della fornitura senza ulteriore preavviso.
Un sistema più chiaro e rigoroso
Con questo regolamento, EVI S.p.A. introduce un quadro più chiaro, uniforme e rigoroso per la gestione della morosità, in linea con le direttive ARERA.
L’obiettivo è garantire la sostenibilità del servizio, tutelare gli utenti regolari e offrire strumenti adeguati a chi si trova in difficoltà economica, senza rinunciare all’efficacia delle procedure di recupero.










