Nuovi sviluppi sull’inchiesta per traffico illecito di rifiuti e metodo mafioso.
La Corte di Cassazione ha deciso di riaprire il caso giudiziario che coinvolge Angelo Marrazzo, imprenditore 76enne di Frattamaggiore, annullando la revoca degli arresti domiciliari precedentemente disposta dal Tribunale del Riesame di Napoli. La decisione arriva in accoglimento del ricorso presentato dalla Procura, che aveva contestato la legittimità della scarcerazione e la valutazione del Riesame in merito alla gravità indiziaria e alle esigenze cautelari.
Il contesto dell’inchiesta
Marrazzo era stato arrestato il 5 giugno 2025 nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, con l’accusa di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso e traffico illecito di rifiuti. Secondo gli inquirenti, l’imprenditore avrebbe avuto un ruolo centrale in un sistema di smaltimento illecito di rifiuti sull’isola di Ischia, con presunti legami con ambienti della criminalità organizzata
L’ordinanza di custodia cautelare era stata emessa dal giudice per le indagini preliminari (GIP), ma il 23 giugno il Tribunale del Riesame aveva annullato il provvedimento, disponendo la scarcerazione immediata di Marrazzo. I giudici avevano accolto le tesi difensive degli avvocati Giovanni Battista Vignola e Michele Di Fraia, ritenendo non sufficientemente provate le esigenze cautelari
Il ricorso della Procura e la decisione della Cassazione
La Procura ha impugnato la decisione del Riesame, sostenendo che la revoca dei domiciliari fosse viziata da un’errata interpretazione delle prove e da una sottovalutazione della pericolosità sociale dell’indagato. In particolare, è stato ribadito l’utilizzo di modalità mafiose nella gestione del traffico di rifiuti, elemento che rafforza la necessità di misure restrittive.
La Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendo fondate le censure della Procura. Con la sua decisione, ha annullato la revoca dei domiciliari e disposto un nuovo esame da parte del Tribunale del Riesame, che dovrà riesaminare la posizione di Marrazzo alla luce delle indicazioni fornite dalla Suprema Corte.
Prossimi scenari
La vicenda giudiziaria è tutt’altro che conclusa. La nuova udienza davanti al Riesame sarà decisiva per stabilire se Angelo Marrazzo dovrà tornare ai domiciliari o se potrà restare in libertà. Intanto, la DDA prosegue le indagini per chiarire l’intera rete di rapporti e responsabilità legate al traffico illecito di rifiuti e ai presunti legami con la criminalità organizzata.
Il caso Marrazzo si inserisce in un più ampio filone investigativo che punta a smantellare le infiltrazioni mafiose nel settore ambientale, in particolare nel delicato contesto delle isole del Golfo di Napoli.










