Procida – Il 18 novembre 2025 segna il trentesimo anniversario della scomparsa di Antonio Raimondo, tecnico elicotterista, e Gaetanina Scotto di Perrotolo, noti affettuosamente come Antonio e Nina. Persero la vita il 18 novembre 1995 nell’espletamento del loro dovere, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva dell’isola.
Questa mattina, al campo sportivo Mario Spinetti, si è svolta una breve ma intensa cerimonia commemorativa. Presenti familiari, amici, rappresentanti delle associazioni locali e delle istituzioni municipali, tra cui il consigliere Carmine Sabia. Come ogni anno, è stato deposto un mazzo di fiori nel luogo simbolico dove i giovani procidani coltivano le proprie passioni e dove oggi si custodisce anche il ricordo di chi ha servito con dedizione.
Parallelamente, a Napoli, presso l’Aula Magna dell’Ospedale Monaldi, si è tenuta la tavola rotonda “Una vita in volo”. L’incontro ha visto la partecipazione di esponenti del mondo medico-sanitario e della Polizia di Stato, con testimonianze dirette degli operatori coinvolti nelle delicate operazioni di espianto e trasporto di organi, spesso effettuate con elicotteri. Un’occasione per riflettere sulla sicurezza e sull’importanza di questi interventi salvavita.
L’assemblea ha concluso l’incontro con un abbraccio collettivo ai familiari di Nina e Antonio, definiti “eroi inconsapevoli” e “seminatori di grandi e numerosi frutti”. In loro memoria, la famiglia Raimondo ha effettuato una donazione all’ospedale, segno tangibile di un’eredità che continua a generare valore.
Presenti anche la Vice Sindaco Titta Lubrano e Paolo Miggiano, narratore instancabile e custode della memoria storica dell’isola.
Procida non dimentica. Trent’anni dopo, il ricordo di Nina e Antonio resta vivo, scolpito nel cuore della comunità.














