La città di Bacoli, nel cuore dei Campi Flegrei, ha ufficialmente presentato la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. Un progetto ambizioso che coinvolge l’intera area flegrea e raccoglie il sostegno di numerosi comuni campani, tra cui Pompei e Procida, oltre a personalità del mondo artistico come il rapper Clementino, che ha definito Bacoli “l’unica candidata della provincia di Napoli”.
Il titolo del dossier è “Anche se tremi”, un riferimento diretto al bradisismo, il fenomeno geologico che da secoli caratterizza il territorio. Ma è anche una metafora potente: Bacoli vuole raccontarsi come una terra che, pur fragile, vibra di cultura, storia e bellezza. Il progetto punta a trasformare questa vulnerabilità in forza creativa, valorizzando il patrimonio archeologico, paesaggistico e umano della zona.
Tra i luoghi simbolo della candidatura ci sono la Piscina Mirabilis, il Parco Archeologico Sommerso di Baiae, il Castello di Baia, la Casina Vanvitelliana e il Faro di Capo Miseno. Bacoli si propone come un museo a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia e ogni pietra è testimone di civiltà millenarie.
Il sindaco Josi Gerardo Della Ragione guida il coordinamento del progetto, che mira a rendere Bacoli un laboratorio culturale permanente. Il dossier, in fase di completamento, sarà presentato al Ministero della Cultura entro la fine dell’anno. La città vincitrice riceverà un contributo di un milione di euro per realizzare le attività proposte.
Il 20 settembre 2025, Bacoli ha celebrato la sua candidatura con una grande festa pubblica: una tavolata lunga oltre 100 metri nel centro storico, accompagnata da musica, arte e partecipazione. Un momento di condivisione che ha unito cittadini, associazioni e artisti sotto il segno della cultura.
La sfida è aperta e Bacoli ci crede. Con il suo patrimonio unico, la sua comunità attiva e il desiderio di trasformare ogni tremore in bellezza, la città si prepara a conquistare il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.