Si è ufficialmente concluso lo sciame sismico che ha interessato l’area dei Campi Flegrei tra il pomeriggio di domenica 31 agosto e la serata di lunedì 1 settembre. Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’evento ha registrato 119 terremoti con magnitudo pari o superiore a 0.0, di cui quattro con intensità superiore a 3.0. La scossa più forte, di magnitudo 4.0 ± 0.3, è stata localizzata tra Agnano Pisciarelli e Monte Olibano, a una profondità compresa tra 700 metri e 2,3 chilometri.
Le scosse, chiaramente avvertite dalla popolazione, hanno generato apprensione e spinto molti residenti a scendere in strada durante la notte. In seguito alla scossa piĂą intensa, registrata alle 4:55 del mattino, le autoritĂ locali hanno attivato il Centro Coordinamento Soccorsi, avviando verifiche su edifici e infrastrutture.
Particolarmente critica la situazione in via Napoli a Pozzuoli, dove il cedimento di un costone roccioso ha reso necessario lo sgombero precauzionale di alcune famiglie residenti in un edificio adiacente. Il Comune ha predisposto l’accoglienza degli sfollati e l’allestimento di aree di attesa, incluso l’hub di Monterusciello, in caso di ulteriori necessità .
Durante la riunione del Centro Operativo Comunale, sono state segnalate anche lesioni al manto stradale in via San Francesco ai Gerolamini, dove la società EAV ha installato strumenti di monitoraggio per garantire la sicurezza del trasporto pubblico. Le linee Cumana e Circumflegrea sono state temporaneamente sospese per consentire controlli, con l’attivazione di servizi sostitutivi.
L’INGV ha confermato che lo sciame sismico è legato al fenomeno del bradisismo e non mostra segnali di risalita magmatica. Tuttavia, nella zona della Solfatara si è registrato un aumento delle temperature e dei flussi gassosi, motivo per cui il monitoraggio resta costante.
Le autorità invitano la popolazione a mantenere la calma e a seguire le indicazioni ufficiali, mentre proseguono le verifiche su edifici strategici, scuole e luoghi di culto. Le prossime ore saranno decisive per valutare l’evoluzione della situazione e l’eventuale necessità di ulteriori evacuazioni.