Presso la Stazione Marittima di Napoli erano presenti anche i massimi esponenti della fisioterapia in Italia. Il Presidente della FNOFI, Piero Ferrante, ed il Vicepresidente FNOFI e Presidente dell’Ordine di Napoli, Paolo Esposito.
Comunicato stampa
A Napoli, presso la Stazione Marittima del Molo Beverello, alla presenza del gotha della politica nazionale e regionale, si sono tenuti gli Stati Generali della Prevenzione. Una due giorni intensissima di meeting e convegni e durante i quali al fitto programma politico è stato affiancato il Villaggio della Prevenzione, dei gazebo dove i cittadini si sono sottoposti ad esami ed indagini cliniche. Mentre il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta da remoto, a Napoli, tra gli altri, erano presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha ribadito l’importanza di dover colmare i divari territoriali nell’accesso alle cure, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ed il Presidente della Regione Vincenzo De Luca che ha chiesto il superamento del piano di rientro in quanto “… introduce rigidità che si riversano sulle prestazioni da dare ai nostri concittadini”.
All’importante evento erano presenti anche i massimi esponenti della fisioterapia in Italia. Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti, Piero Ferrante, ed il Vicepresidente FNOFI e Presidente dell’Ordine di Napoli, Paolo Esposito. Il tema portato al centro dell’attenzione dal Presidente Ferrante è stato quello relativo alla fragilità dell’anziano.
“La fragilità dell’anziano – ha spiegato Ferrante – non è sinonimo di disabilità, ma si tratta di una condizione biologica riconosciuta, nella quale diversi ‘sistemi’, fisiologicamente coordinati, iniziano a funzionare in modo meno coordinato ed efficiente. Questa condizione porta a una riduzione della forza, della resistenza, alla perdita di massa muscolare. Elementi che aumentano la vulnerabilità dell’anziano agli eventi stressanti e lo espongono a un rischio funzionale elevato, perciò la fragilità diventa un campanello d’allarme che deve essere contrastato da una attenta attività di prevenzione, prima che sopraggiungano eventi negativi per la salute.
La valutazione funzionale, la prevenzione della perdita di autonomia e la promozione della partecipazione attiva – ha proseguito Ferrante -, sono competenze centrali della fisioterapia.
Il fisioterapista, in quanto professionista sanitario con background clinico, è formato per gestire la presa in carico dell’anziano fragile. L’intervento fisioterapico non si limita alla riabilitazione, ma include la prevenzione delle complicanze, delle problematiche dell’equilibrio, il mantenimento dell’autonomia motoria e la pianificazione di programmi individualizzati. Quindi a tutela della fragilità dell’anziano (spesso associata a multimorbidità), il professionista sanitario adeguato a una presa in carico efficace e efficiente, che sappia, in caso, ben interagire con un team multidisciplinare-multiprofessionale altrettanto adeguato, è proprio il fisioterapista.”
Paolo Esposito ha sottolineato l’importanza di questo evento per la città di Napoli. “Innanzitutto – ha dichiarato Esposito -, mi preme ringraziare il Presidente della FNOFI, Piero Ferrante, per la presenza qui a Napoli dove, con un intervento dettagliato e puntuale, ha focalizzato l’attenzione sulla condizione di fragilità degli anziani e come prevenirne la vulnerabilità. Sono anni che lo Stato e le Regioni portano avanti una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione nell’ottica di migliorare il nostro standard di vita e allungarla. Tante sono state le occasioni create per dare a tutti la possibilità di fare screening ed esami clinici in piazza e come Ordine dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta siamo stati presenti un po’ ovunque con i nostri gazebo perché anche nella fisioterapia la prevenzione è di vitale importanza. Ma l’evento di questi giorni, però, riveste una rilevanza particolare per la città di Napoli in quanto a livello di sanità si sono incontrati e confrontati i massimi esponenti politici ed istituzionali del nostro Paese. L’augurio è che questo possa servire ad affrontare, tutti uniti, i molteplici problemi che attanagliano la sanità a livello nazionale e regionale e potenziare sempre di più la sanità territoriale, colmando i divari che ci sono tra i vari territori e implementando le cure territoriali laddove, in molte zone del sud Italia, c’è totale assenza.”
