Grande emozione nelle acque di Capri, dove alcuni diportisti hanno avvistato e ripreso in video un esemplare di foca monaca, una specie simbolo del Mediterraneo e tra i mammiferi marini più a rischio.
L’avvistamento è avvenuto a circa 2,3 miglia al largo della costa occidentale dell’isola, e il video mostra l’animale mentre afferra un pesce di grossa taglia e lo consuma in superficie, eseguendo le tipiche manovre di lacerazione e deglutizione.
La foca monaca è stata per decenni assente dalle acque italiane, ma negli ultimi anni si sono registrati nuovi avvistamenti, tra cui quello recente al largo di Stromboli.
Secondo gli esperti, la presenza di questo esemplare potrebbe indicare un miglioramento delle condizioni ambientali, ma è fondamentale garantire la sua protezione e ridurre al minimo le interferenze umane.
L’appello di Alfonso Pecoraro Scanio: “Sbloccare subito l’Area Marina Protetta di Capri”

L’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha lanciato un appello urgente: “Sbloccare subito l’Area Marina Protetta di Capri!”, sottolineando l’importanza di garantire un habitat sicuro per la foca monaca e per la biodiversità marina.
La creazione di un’area protetta permetterebbe di regolamentare il traffico marittimo, ridurre i rischi di disturbo e favorire la conservazione di una specie che rischia l’estinzione.
Gli esperti raccomandano di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 50 metri, evitare rumori e movimenti bruschi, e segnalare immediatamente l’avvistamento alla Capitaneria di Porto e all’ISPRA.
La foca monaca è un animale diffidente e vulnerabile, e ogni avvistamento rappresenta un’opportunità per sensibilizzare sulla necessità di proteggere il nostro mare.
Capri ha vissuto un momento straordinario, ma ora è il momento di agire per garantire un futuro sicuro a questa specie simbolo del Mediterraneo.